L’idea del volume nasce a seguito di un ampio lavoro di spoglio della documentazione inedita conservata nell’Archivio di Stato di Roma riferita agli Orsini di Monterotondo. Il fatto che la famiglia persistette nella sua durata per almeno quattrocento anni e con residenze stabili, a Roma e in Sabina, ha sempre sollecitato tra gli studiosi la domanda su dove fosse finito il suo archivio. Seguendo il filo della ricerca è stata accumulata una significativa ricchezza d’informazioni, estratte soprattutto dalle fonti notarili, cominciando dal XIII secolo e concludendosi con il XVIII secolo, con un livello di analiticità molto alto per i secoli XV-XVII. Questa caratteristica dello studio si riverbera nella sua articolazione. Ad una prima parte introduttiva, che pone e riassume le questioni generali emergenti dall’interpretazione e dallo studio di circa 2000 atti notarili consultati dagli autori, segue la seconda, che propone oltre 1000 regesti di documenti, frutto dello studio analitico di quelle fonti. Chiudono il volume le trascrizioni integrali d’inventari dei beni di esponenti della famiglia risultati significativi, nonché trascrizioni di alcuni inventari di scritture. Si segnala inoltre la presenza di un breve contributo di Guglielmo Gugliemi delle Rocchette su una linea collaterale della famiglia originatasi da Organtino Orsini. Lo scopo principale dell’opera è dare concretezza ad una realtà storica condizionata finora dalla mancanza dell’archivio della famiglia Orsini di Monterotondo. Da sempre citati nella narrazione storica anche per essere stati presenti a Roma nell’importante struttura fortificata di Monte Giordano, quelli di Monterotondo furono gli ultimi tra gli Orsini a lasciare quel luogo romano, che aveva finito con assumere per loro una forte valenza simbolica.
Gli Orsini di Monterotondo. Un repertio delle fonti per i secoli XIII-XVIII / Di Giovannandrea, Riccardo; Temide Bergamaschi, Maria. - (2025).
Gli Orsini di Monterotondo. Un repertio delle fonti per i secoli XIII-XVIII
Riccardo Di GiovannandreaPrimo
;
2025
Abstract
L’idea del volume nasce a seguito di un ampio lavoro di spoglio della documentazione inedita conservata nell’Archivio di Stato di Roma riferita agli Orsini di Monterotondo. Il fatto che la famiglia persistette nella sua durata per almeno quattrocento anni e con residenze stabili, a Roma e in Sabina, ha sempre sollecitato tra gli studiosi la domanda su dove fosse finito il suo archivio. Seguendo il filo della ricerca è stata accumulata una significativa ricchezza d’informazioni, estratte soprattutto dalle fonti notarili, cominciando dal XIII secolo e concludendosi con il XVIII secolo, con un livello di analiticità molto alto per i secoli XV-XVII. Questa caratteristica dello studio si riverbera nella sua articolazione. Ad una prima parte introduttiva, che pone e riassume le questioni generali emergenti dall’interpretazione e dallo studio di circa 2000 atti notarili consultati dagli autori, segue la seconda, che propone oltre 1000 regesti di documenti, frutto dello studio analitico di quelle fonti. Chiudono il volume le trascrizioni integrali d’inventari dei beni di esponenti della famiglia risultati significativi, nonché trascrizioni di alcuni inventari di scritture. Si segnala inoltre la presenza di un breve contributo di Guglielmo Gugliemi delle Rocchette su una linea collaterale della famiglia originatasi da Organtino Orsini. Lo scopo principale dell’opera è dare concretezza ad una realtà storica condizionata finora dalla mancanza dell’archivio della famiglia Orsini di Monterotondo. Da sempre citati nella narrazione storica anche per essere stati presenti a Roma nell’importante struttura fortificata di Monte Giordano, quelli di Monterotondo furono gli ultimi tra gli Orsini a lasciare quel luogo romano, che aveva finito con assumere per loro una forte valenza simbolica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


