Lo studio nasce dalla necessità di colmare un vuoto riguardo il ruolo dei Carabinieri nelle attività di tutela del patrimonio archeologico e delle relative missioni scientifiche che il governo italiano intraprese all’indomani dell’occupazione coloniale del Dodecaneso. In effetti, l’impiego dei Reali Carabinieri è ben documentato, essendo stati dispiegati su tutto il territorio conquistato, attraverso l’istituzione di diverse Stazioni. Tuttavia, in nessun documento storico, e conseguentemente in nessuna pubblicazione, è mai stato citato il ruolo dei Carabinieri nel particolare ambito della tutela del patrimonio archeologico nel Dodecaneso coloniale. Ne è scaturita una capillare ricerca archivistica che ha portato alla consultazione di documenti, molti dei quali inediti, reperiti principalmente negli Archivi pubblici: Gabinetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Direzione Generale Antichità e Belle Arti, Div. I (1908-1912); Archivio Centrale di Stato di Roma. Il fulcro centrale dello studio, relativo al ruolo dei soldati e dei Carabinieri nell’Egeo, si è basato invece sul patrimonio documentale custodito presso la Direzione dei Beni Storici e Documentali dell’Arma dei Carabinieri, dove è stato possibile reperire importanti documenti inediti oggetto della ricerca, giungendo a documentare, per la prima volta, il contributo dei Reali Carabinieri in ambito archeologico e architettonico nelle isole Egee ed in particolare a Rodi, durante l’occupazione coloniale.
L'Egeo coloniale italiano (1912-1947). Carabinieri e soldati a tutela del patrimonio svelato / Croce, Massimiliano. - (2025).
L'Egeo coloniale italiano (1912-1947). Carabinieri e soldati a tutela del patrimonio svelato
Croce, Massimiliano
2025
Abstract
Lo studio nasce dalla necessità di colmare un vuoto riguardo il ruolo dei Carabinieri nelle attività di tutela del patrimonio archeologico e delle relative missioni scientifiche che il governo italiano intraprese all’indomani dell’occupazione coloniale del Dodecaneso. In effetti, l’impiego dei Reali Carabinieri è ben documentato, essendo stati dispiegati su tutto il territorio conquistato, attraverso l’istituzione di diverse Stazioni. Tuttavia, in nessun documento storico, e conseguentemente in nessuna pubblicazione, è mai stato citato il ruolo dei Carabinieri nel particolare ambito della tutela del patrimonio archeologico nel Dodecaneso coloniale. Ne è scaturita una capillare ricerca archivistica che ha portato alla consultazione di documenti, molti dei quali inediti, reperiti principalmente negli Archivi pubblici: Gabinetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Direzione Generale Antichità e Belle Arti, Div. I (1908-1912); Archivio Centrale di Stato di Roma. Il fulcro centrale dello studio, relativo al ruolo dei soldati e dei Carabinieri nell’Egeo, si è basato invece sul patrimonio documentale custodito presso la Direzione dei Beni Storici e Documentali dell’Arma dei Carabinieri, dove è stato possibile reperire importanti documenti inediti oggetto della ricerca, giungendo a documentare, per la prima volta, il contributo dei Reali Carabinieri in ambito archeologico e architettonico nelle isole Egee ed in particolare a Rodi, durante l’occupazione coloniale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


