Dopo l’unificazione territoriale avvenuta nel 221 a.e.c., il Primo Augusto Imperatore promosse delle importanti politiche standardizzatrici miranti alla creazione di un forte potere centralizzato. Si sviluppò quindi un imponente apparato burocratico che necessitava di un ingente numero di personale competente che fosse in grado di garantirne il funzionamento; all’interno delle fonti tradizionali queste figure sono generalmente identificate attraverso la grafia li 吏 “funzionari”. Per garantire il corretto funzionamento di questa macchina burocratica era quindi necessario istruire e formare queste figure nell’apprendimento di competenze specifiche. Grazie ad alcuni rinvenimenti di testi manoscritti avvenuti a partire dalla seconda metà del XX secolo, abbiamo ora la possibilità di prendere diretta visione di alcuni testi che, con molta probabilità, erano utilizzati come manuali per la formazione dei funzionari. Il presente intervento si incentrerà quindi sull’analisi preliminare di alcune caratteristiche di questi testi, tra cui il *Wei li zhi dao 為吏之道 (rinvenuto nella località di Shuihudi 睡虎地 nel 1970) e il Wei li zhi guan ji qianshou 為吏治官及黔首 (acquisito dalla Yuelu Academy 嶽麓書院 di Changsha nel 2007). Il fine di queste tipologie di testo era quello di formare la figura del “funzionario ideale”, comprendendo quindi sia aspetti pratici legati allo svolgimento delle mansioni del proprio incarico, sia aspetti più moraleggianti legati al comportamento che avrebbe dovuto contraddistinguere il “funzionario ideale”. L’analisi di questi testi ha permesso di vedere come al loro interno fossero già utilizzati diversi espedienti retorici e soprattutto eufonici: attraverso la loro lettura si può infatti notare come sia l’aspetto più “burocratico” (spesso caratterizzato dall’utilizzo di liste di parole) che quello più “moraleggiante” (caratterizzato principalmente dalla presentazione di un modello comportamentale a cui i funzionari potessero ispirarsi) siano strettamente legati alla struttura eufonica delle frasi utilizzate. Lo scopo di questa analisi sarà quindi quello di individuare e analizzare quali fossero le strategie principali utilizzate per strutturare questa tipologia di testi. Si cercherà quindi di dimostrare come l’utilizzo delle rime all’interno di questi testi svolgesse un ruolo centrale per la trasmissione del loro messaggio.

L’istruzione degli ufficiali: strategie strutturali utilizzate per la creazione di manuali dedicati alla figura del “funzionario ideale” / Bergamini, Mirko. - (2025). (Intervento presentato al convegno XX Convegno AISC 2025 tenutosi a Bologna; Italy).

L’istruzione degli ufficiali: strategie strutturali utilizzate per la creazione di manuali dedicati alla figura del “funzionario ideale”

Mirko Bergamini
2025

Abstract

Dopo l’unificazione territoriale avvenuta nel 221 a.e.c., il Primo Augusto Imperatore promosse delle importanti politiche standardizzatrici miranti alla creazione di un forte potere centralizzato. Si sviluppò quindi un imponente apparato burocratico che necessitava di un ingente numero di personale competente che fosse in grado di garantirne il funzionamento; all’interno delle fonti tradizionali queste figure sono generalmente identificate attraverso la grafia li 吏 “funzionari”. Per garantire il corretto funzionamento di questa macchina burocratica era quindi necessario istruire e formare queste figure nell’apprendimento di competenze specifiche. Grazie ad alcuni rinvenimenti di testi manoscritti avvenuti a partire dalla seconda metà del XX secolo, abbiamo ora la possibilità di prendere diretta visione di alcuni testi che, con molta probabilità, erano utilizzati come manuali per la formazione dei funzionari. Il presente intervento si incentrerà quindi sull’analisi preliminare di alcune caratteristiche di questi testi, tra cui il *Wei li zhi dao 為吏之道 (rinvenuto nella località di Shuihudi 睡虎地 nel 1970) e il Wei li zhi guan ji qianshou 為吏治官及黔首 (acquisito dalla Yuelu Academy 嶽麓書院 di Changsha nel 2007). Il fine di queste tipologie di testo era quello di formare la figura del “funzionario ideale”, comprendendo quindi sia aspetti pratici legati allo svolgimento delle mansioni del proprio incarico, sia aspetti più moraleggianti legati al comportamento che avrebbe dovuto contraddistinguere il “funzionario ideale”. L’analisi di questi testi ha permesso di vedere come al loro interno fossero già utilizzati diversi espedienti retorici e soprattutto eufonici: attraverso la loro lettura si può infatti notare come sia l’aspetto più “burocratico” (spesso caratterizzato dall’utilizzo di liste di parole) che quello più “moraleggiante” (caratterizzato principalmente dalla presentazione di un modello comportamentale a cui i funzionari potessero ispirarsi) siano strettamente legati alla struttura eufonica delle frasi utilizzate. Lo scopo di questa analisi sarà quindi quello di individuare e analizzare quali fossero le strategie principali utilizzate per strutturare questa tipologia di testi. Si cercherà quindi di dimostrare come l’utilizzo delle rime all’interno di questi testi svolgesse un ruolo centrale per la trasmissione del loro messaggio.
2025
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1753619
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