Il monumentale "De humani corporis fabrica" di Andrea Vesalio (1543) non rappresentò solo una rivoluzione nell’ambito disciplinare dell’anatomia, ma innescò una metamorfosi nella cultura del libro scientifico. Questa presentazione esplora come la necessità di visualizzare e comprendere la complessità del corpo umano abbia generato una peculiare variazione nella forma del libro: l’emergere degli anatomical flap books. Questi manufatti librari, dotati di ingegnosi meccanismi cartotecnici – figure a strati, alette mobili, scheletri scomponibili – incarnarono una radicale trasformazione nella mise en livre e nell’organizzazione del sapere anatomico. La funzione del libro anatomico mutò profondamente. Non più mero contenitore di testo e statiche illustrazioni, divenne uno strumento interattivo, un “teatro anatomico di carta” che permetteva al lettore di sezionare virtualmente il corpo umano, di esperire una forma di conoscenza pratica e dinamica. Questa variazione rispondeva a una nuova esigenza didattica e divulgativa, tentando di superare i limiti della rappresentazione bidimensionale e di rendere più accessibile un sapere tradizionalmente riservato agli specialisti. Parallelamente, si assistette a una variazione degli spazi di circolazione del libro anatomico. Dalle aule universitarie alle Wunderkammern, questi volumi penetrarono in contesti sociali e culturali in evoluzione, raggiungendo un pubblico più ampio, seppur ancora elitario. I mutamenti nelle tecniche produttive, con l’integrazione di sofisticate incisioni e complessi assemblaggi cartacei, definirono un nuovo profilo per i mestieri del libro, coinvolgendo illustratori, incisori e artigiani specializzati nella creazione di questi manufatti unici. In sintesi, oggetto della comunicazione è l’affascinante caso di studio sulle "mutatas dicere formas" nel mondo del libro, a seguito della comparsa dei libri animati di anatomia post-vesaliani. Essi, infatti, non furono solo una variazione nella forma, ma innescarono un mutamento nelle funzioni del sapere anatomico, negli spazi della sua diffusione e nei mestieri a esso connessi, offrendo una prospettiva inedita sull’evoluzione del libro come strumento di conoscenza dinamica e interattiva. Si esploreranno inoltre le strategie editoriali e cartotecniche impiegate per superare i limiti della bidimensionalità, la relazione tra testo e immagine animata, e le implicazioni sociali e culturali di rendere il corpo umano un oggetto di studio interattivo. Un’indagine, infine, su come le metamorfosi del libro, unitamente alla presenza delle immagini a stampa, abbiano contribuito a mutare i confini stessi della comprensione e della comunicazione scientifica a partire dalla prima Età moderna.

Sotto la pelle di carta: quando il libro si muove e il corpo si svela. La metamorfosi del corpo umano nei libri interattivi e la variazione delle funzioni del sapere anatomico post-vesaliano / Giacomelli, Michela. - (2025). (Intervento presentato al convegno II Convegno Dottorale Internazionale «Mutatas dicere formas». Mutamento e variazione in Filologia, Letteratura, Linguistica e Culture del libro tenutosi a Alma Mater Studiorum - Università di Bologna).

Sotto la pelle di carta: quando il libro si muove e il corpo si svela. La metamorfosi del corpo umano nei libri interattivi e la variazione delle funzioni del sapere anatomico post-vesaliano

Michela Giacomelli
Primo
2025

Abstract

Il monumentale "De humani corporis fabrica" di Andrea Vesalio (1543) non rappresentò solo una rivoluzione nell’ambito disciplinare dell’anatomia, ma innescò una metamorfosi nella cultura del libro scientifico. Questa presentazione esplora come la necessità di visualizzare e comprendere la complessità del corpo umano abbia generato una peculiare variazione nella forma del libro: l’emergere degli anatomical flap books. Questi manufatti librari, dotati di ingegnosi meccanismi cartotecnici – figure a strati, alette mobili, scheletri scomponibili – incarnarono una radicale trasformazione nella mise en livre e nell’organizzazione del sapere anatomico. La funzione del libro anatomico mutò profondamente. Non più mero contenitore di testo e statiche illustrazioni, divenne uno strumento interattivo, un “teatro anatomico di carta” che permetteva al lettore di sezionare virtualmente il corpo umano, di esperire una forma di conoscenza pratica e dinamica. Questa variazione rispondeva a una nuova esigenza didattica e divulgativa, tentando di superare i limiti della rappresentazione bidimensionale e di rendere più accessibile un sapere tradizionalmente riservato agli specialisti. Parallelamente, si assistette a una variazione degli spazi di circolazione del libro anatomico. Dalle aule universitarie alle Wunderkammern, questi volumi penetrarono in contesti sociali e culturali in evoluzione, raggiungendo un pubblico più ampio, seppur ancora elitario. I mutamenti nelle tecniche produttive, con l’integrazione di sofisticate incisioni e complessi assemblaggi cartacei, definirono un nuovo profilo per i mestieri del libro, coinvolgendo illustratori, incisori e artigiani specializzati nella creazione di questi manufatti unici. In sintesi, oggetto della comunicazione è l’affascinante caso di studio sulle "mutatas dicere formas" nel mondo del libro, a seguito della comparsa dei libri animati di anatomia post-vesaliani. Essi, infatti, non furono solo una variazione nella forma, ma innescarono un mutamento nelle funzioni del sapere anatomico, negli spazi della sua diffusione e nei mestieri a esso connessi, offrendo una prospettiva inedita sull’evoluzione del libro come strumento di conoscenza dinamica e interattiva. Si esploreranno inoltre le strategie editoriali e cartotecniche impiegate per superare i limiti della bidimensionalità, la relazione tra testo e immagine animata, e le implicazioni sociali e culturali di rendere il corpo umano un oggetto di studio interattivo. Un’indagine, infine, su come le metamorfosi del libro, unitamente alla presenza delle immagini a stampa, abbiano contribuito a mutare i confini stessi della comprensione e della comunicazione scientifica a partire dalla prima Età moderna.
2025
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1753421
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