La terapia trasfusionale rappresenta un trattamento essenziale in numerose condizioni. Dati di letteratura mostrano come più della metà degli emocomponenti trasfusi siano somministrati, in particolare, a pazienti anziani. L’anemia rappresenta, peraltro, la più frequente delle condizioni ematologiche rilevate nell’anziano, con una prevalenza che supera il 60% nei ricoveri presso i reparti di geriatria, ed è associata ad un aumento di morbidità e mortalità. E’ essenziale, dunque, in particolare in questa categoria di pazienti, considerare l’appropriatezza della terapia trasfusionale, basata sulla valutazione delle condizioni cliniche del paziente che la rendono necessaria, nonché sulla verifica di possibili strategie terapeutiche alternative. L’appropriatezza è, infatti, volta a valutare l’adeguatezza della scelta terapeutica rispetto alle esigenze del paziente e del contesto sanitario. A tal proposito, in considerazione del rischio residuo ancora correlato a ciascun evento trasfusionale, nonostante la relativa sicurezza infettiva ad oggi raggiunta, mettere in atto tutte le strategie alternative disponibili ad oggi disponibili, che fanno parte di programmi definiti “Patient Blood Management”, in particolare in caso di procedure chirurgiche programmate.
TERAPIA TRASFUSIONALE NEL PAZIENTE ANZIANO / La Rocca, Ursula; Coluzzi, Serelina. - (2024).
TERAPIA TRASFUSIONALE NEL PAZIENTE ANZIANO
Ursula La Rocca;Serelina Coluzzi
2024
Abstract
La terapia trasfusionale rappresenta un trattamento essenziale in numerose condizioni. Dati di letteratura mostrano come più della metà degli emocomponenti trasfusi siano somministrati, in particolare, a pazienti anziani. L’anemia rappresenta, peraltro, la più frequente delle condizioni ematologiche rilevate nell’anziano, con una prevalenza che supera il 60% nei ricoveri presso i reparti di geriatria, ed è associata ad un aumento di morbidità e mortalità. E’ essenziale, dunque, in particolare in questa categoria di pazienti, considerare l’appropriatezza della terapia trasfusionale, basata sulla valutazione delle condizioni cliniche del paziente che la rendono necessaria, nonché sulla verifica di possibili strategie terapeutiche alternative. L’appropriatezza è, infatti, volta a valutare l’adeguatezza della scelta terapeutica rispetto alle esigenze del paziente e del contesto sanitario. A tal proposito, in considerazione del rischio residuo ancora correlato a ciascun evento trasfusionale, nonostante la relativa sicurezza infettiva ad oggi raggiunta, mettere in atto tutte le strategie alternative disponibili ad oggi disponibili, che fanno parte di programmi definiti “Patient Blood Management”, in particolare in caso di procedure chirurgiche programmate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


