Negli anni successivi all’indipendenza della Tunisia (1956), Italconsult — società italiana nata nel 1958 per promuovere lo sviluppo nei paesi terzi — affida a Costantino Dardi e Aldo Ponis la redazione di un piano per sette zone costiere, commissionato dall’Ufficio Nazionale del Turismo e del Termalismo tunisino. I progetti per Zarzis, Sousse e Djerba rappresentano per Dardi il primo confronto con la scala territoriale e il paesaggio come struttura compositiva. A Zarzis l’impianto assume una configurazione radiale in cui i sistemi vegetali articolano il rapporto tra costa e retroterra. A Sousse, il disegno si organizza attorno a una strada panoramica che connette le funzioni culturali e ricreative dalle colline al mare. A Djerba, invece, la laguna diventa il fulcro del progetto: gli edifici si dispongono linearmente lungo la sua sponda, intrecciando corti aperte e moli. In tutte le proposte, il paesaggio è interpretato come figura ordinatrice e il disegno diagrammatico restituisce la relazione essenziale tra architettura, territorio e natura.
Gli insediamenti turistici di Costantino Dardi in Tunisia / Di Donato, Benedetta. - (2025), pp. -284.
Gli insediamenti turistici di Costantino Dardi in Tunisia
Benedetta Di Donato
2025
Abstract
Negli anni successivi all’indipendenza della Tunisia (1956), Italconsult — società italiana nata nel 1958 per promuovere lo sviluppo nei paesi terzi — affida a Costantino Dardi e Aldo Ponis la redazione di un piano per sette zone costiere, commissionato dall’Ufficio Nazionale del Turismo e del Termalismo tunisino. I progetti per Zarzis, Sousse e Djerba rappresentano per Dardi il primo confronto con la scala territoriale e il paesaggio come struttura compositiva. A Zarzis l’impianto assume una configurazione radiale in cui i sistemi vegetali articolano il rapporto tra costa e retroterra. A Sousse, il disegno si organizza attorno a una strada panoramica che connette le funzioni culturali e ricreative dalle colline al mare. A Djerba, invece, la laguna diventa il fulcro del progetto: gli edifici si dispongono linearmente lungo la sua sponda, intrecciando corti aperte e moli. In tutte le proposte, il paesaggio è interpretato come figura ordinatrice e il disegno diagrammatico restituisce la relazione essenziale tra architettura, territorio e natura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


