Il contributo esamina il nesso tra comunicazione istituzionale, partecipazione civica e costruzione dell’identità europea, ponendo particolare attenzione al ruolo del monitoraggio civico quale strumento di rafforzamento della legittimità democratica dell’Unione Europea. Muovendo dalla diagnosi del cosiddetto multifaceted deficit – una condizione di delegittimazione multilivello che investe le dimensioni politica, partecipativa e identitaria dell’UE – lo studio analizza l’evoluzione della politica di comunicazione pubblica europea, da un modello prevalentemente unidirezionale e propagandistico verso un paradigma dialogico e partecipativo. In tale prospettiva, la comunicazione non è concepita solo come funzione informativa, ma come leva strategica per l’inclusione dei cittadini nei processi decisionali multilivello e per la costruzione di una sfera pubblica transnazionale. Particolare rilievo assume il monitoraggio civico dei progetti finanziati dai fondi europei, inteso come pratica di accountability e empowerment civico. Esso consente di tradurre l’azione europea in esperienze tangibili a livello locale, riducendo le asimmetrie informative e favorendo l’emergere di una cittadinanza europea consapevole. Attraverso piattaforme digitali come Kohesio, il monitoraggio civico si configura come vettore di trasparenza e strumento di mediazione identitaria, capace di ricomporre il divario tra centro e periferia e di rafforzare il senso di appartenenza al progetto europeo. L’articolo sostiene che l’istituzionalizzazione di pratiche partecipative come il monitoraggio civico rappresenta una condizione necessaria per la costruzione di una legittimità democratica transnazionale e per il consolidamento di un’identità europea condivisa, fondata sulla comunicazione, la partecipazione e la co-responsabilità dei cittadini.
Comunicazione e partecipazione: il ruolo del monitoraggio civico nella costruzione dell'identità europea / Pane, Sara. - (2025).
Comunicazione e partecipazione: il ruolo del monitoraggio civico nella costruzione dell'identità europea
sara pane
2025
Abstract
Il contributo esamina il nesso tra comunicazione istituzionale, partecipazione civica e costruzione dell’identità europea, ponendo particolare attenzione al ruolo del monitoraggio civico quale strumento di rafforzamento della legittimità democratica dell’Unione Europea. Muovendo dalla diagnosi del cosiddetto multifaceted deficit – una condizione di delegittimazione multilivello che investe le dimensioni politica, partecipativa e identitaria dell’UE – lo studio analizza l’evoluzione della politica di comunicazione pubblica europea, da un modello prevalentemente unidirezionale e propagandistico verso un paradigma dialogico e partecipativo. In tale prospettiva, la comunicazione non è concepita solo come funzione informativa, ma come leva strategica per l’inclusione dei cittadini nei processi decisionali multilivello e per la costruzione di una sfera pubblica transnazionale. Particolare rilievo assume il monitoraggio civico dei progetti finanziati dai fondi europei, inteso come pratica di accountability e empowerment civico. Esso consente di tradurre l’azione europea in esperienze tangibili a livello locale, riducendo le asimmetrie informative e favorendo l’emergere di una cittadinanza europea consapevole. Attraverso piattaforme digitali come Kohesio, il monitoraggio civico si configura come vettore di trasparenza e strumento di mediazione identitaria, capace di ricomporre il divario tra centro e periferia e di rafforzare il senso di appartenenza al progetto europeo. L’articolo sostiene che l’istituzionalizzazione di pratiche partecipative come il monitoraggio civico rappresenta una condizione necessaria per la costruzione di una legittimità democratica transnazionale e per il consolidamento di un’identità europea condivisa, fondata sulla comunicazione, la partecipazione e la co-responsabilità dei cittadini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


