Architettura e natura. Verso un nuovo welfare urbano

Il dibattito culturale contemporaneo, in cui si inserisce questa Biennale, è sempre più legato al rapporto tra Architettura e Natura, per combinare l’uso e l’efficienza degli edifici con la salvaguardia dei territori. L’obiettivo di questo dibattito è quello di indirizzare i progetti ad un dialogo continuo e diretto con l’ambiente. Tale atteggiamento evidenzia la necessità di pensare la natura come strumento di prevenzione in relazione all'ambiente vissuto, mettendo in primo piano la salute delle persone, con strumenti utili a perseguire la qualità e il benessere dei cittadini. Questo è possibile progettando risposte sociali, economiche, energetiche, ecologiche e ambientali, talmente innovative da permettere alle città di resistere, modificandosi nel lungo periodo, alle sollecitazioni dovute all’uomo, all’ambiente e alla storia, in attesa di un cambiamento radicale del pensiero in merito al nostro legittimo riposizionamento nel quadro molto più ampio della Natura. Presupposti che ci portano a ripensare i riferimenti tradizionali della città e della società, considerando un approccio progettuale di profonda relazione con la natura, che ci indirizzi sempre più verso la sostenibilità ambientale. L’obiettivo è di sensibilizzare sugli effetti drammatici del sistema urbano, ma “non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico, acuendo le differenze sociali, incidendo sul benessere delle persone”. In questo contesto di riferimento si inserisce questa riflessione, che, a partire da un approccio sperimentale multidisciplinare, chiama tutte le discipline del progetto, e comunque quelle accomunate dalla condivisione di finalità sociali e di un impegno etico e civile, ad assumere un ruolo prioritario per la ricerca di un nuovo welfare urbano2 in grado di recepire la nuova dimensione della città contemporanea e di dare risposte operative alle criticità e alle condizioni di marginalità che la caratterizzano.