Il contributo ricostruisce per la prima volta la figura e l’opera dell’architetta milanese Luisa Castiglioni (1922–2015), collaboratrice di Franco Albini, Giancarlo De Carlo e Gae Aulenti, autrice di un corpus significativo ma ancora ignoto di architetture e interni realizzati tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Attraverso l’analisi delle case di Bocca di Magra — luogo di incontro di intellettuali, editori e architetti nel secondo dopoguerra — il saggio indaga la poetica costruttiva e il pensiero progettuale di Castiglioni, fondati su un dialogo costante tra modernità e tradizione, tra il rigore del dettaglio e la misura del paesaggio. Le abitazioni immerse nel bosco, progettate per Giulio Einaudi, Hans Deichmann e per se stessa, rivelano una concezione dell’abitare come esperienza etica e sensibile, in equilibrio tra discrezione e invenzione. La riscoperta di questa figura consente di ampliare la storiografia del secondo Novecento italiano, restituendo voce a una protagonista finora marginalizzata del moderno al femminile.
Un posto di vacanza. Luisa Castiglioni e le case nel Golfo dei Poeti a Bocca di Magra / Ghia, Maria Clara. - (2025), pp. 416-422.
Un posto di vacanza. Luisa Castiglioni e le case nel Golfo dei Poeti a Bocca di Magra
Maria Clara Ghia
2025
Abstract
Il contributo ricostruisce per la prima volta la figura e l’opera dell’architetta milanese Luisa Castiglioni (1922–2015), collaboratrice di Franco Albini, Giancarlo De Carlo e Gae Aulenti, autrice di un corpus significativo ma ancora ignoto di architetture e interni realizzati tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Attraverso l’analisi delle case di Bocca di Magra — luogo di incontro di intellettuali, editori e architetti nel secondo dopoguerra — il saggio indaga la poetica costruttiva e il pensiero progettuale di Castiglioni, fondati su un dialogo costante tra modernità e tradizione, tra il rigore del dettaglio e la misura del paesaggio. Le abitazioni immerse nel bosco, progettate per Giulio Einaudi, Hans Deichmann e per se stessa, rivelano una concezione dell’abitare come esperienza etica e sensibile, in equilibrio tra discrezione e invenzione. La riscoperta di questa figura consente di ampliare la storiografia del secondo Novecento italiano, restituendo voce a una protagonista finora marginalizzata del moderno al femminile.| File | Dimensione | Formato | |
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