The Popular Theater of Sciacca, by Giuseppe and Alberto Samonà, undoubtedly represents one of the greatest tesimonies of contemporary architecture in Sicily and is among the most significant Italian works of the second half of the last century. Long left incomplete, the final work of the master Sicilian takes place just in his native land, a repatriation that also coincides with a sort of symbolic and formal “return to origins" that look at the essence of architecture. And although the Theater might be considered by some as a break from vast and prolific oeuvre of Giuseppe Samonà, it actually marks the conclusion of a long and personal research journey: a work as essential as it is rich and enigmatic perfectly condensing, more than any other, his theoretical contents and his idea of architecture. The bond with the ground, the relationships between volumetric composition and the spaces of the city, the ones with the landscape, the use of exposed reinforced concrete as the sole material and the constant interplay between unity and detail, between construction and decoration, between form and allegory, all express the pursuit of a primordial expressive language capable to unite technique and poetics, in which the Theater becomes mythical tale and universal architecture.

Il Teatro Popolare di Sciacca, di Giuseppe e Alberto Samonà, rappresenta sicuramente una delle più grandi testimonianze dell’architettura contemporanea in Sicilia ed è tra le più significative realizzazioni italiane della seconda meta dello scorso secolo. Rimasta a lungo incompiuta, l’ultima realizzazione del maestro siciliano avviene proprio nella sua terra natale, un rimpatrio che coincide anche con una sorta di “ritorno alle origini”, simbolico e formale, che guarda all’essenza dell’architettura. E benché il Teatro possa da alcuni essere definito una rottura con la vasta e prolifica opera di Giuseppe Samonà, esso definisce in realtà la conclusione di un personale e lungo percorso di ricerca: un’opera tanto essenziale quanto ricca ed enigmatica che condensa perfettamente, più di qualunque altra, i suoi contenuti teorici e la sua idea di architettura. Il legame con il suolo, le relazioni fra la composizione volumetrica e gli spazi della città, il rapporto con il paesaggio, l’utilizzo del calcestruzzo armato a faccia vista come unico materiale, il continuo passaggio tra unità e dettaglio, tra costruzione e decorazione, tra forma e allegoria, esprimono così la ricerca di un linguaggio espressivo primordiale capace di unire tecnica e poetica, in cui il Teatro si fa racconto mitico e architettura universale.

La costruzione del simbolo. Giuseppe e Alberto Samonà e il Teatro Popolare di Sciacca / Margagliotta, Luigi Savio. - (2024), pp. 341-359. - SUL COSTRUIRE. RICERCHE NEL DOTTORATO IN ARCHITETTURA E COSTRUZIONE.

La costruzione del simbolo. Giuseppe e Alberto Samonà e il Teatro Popolare di Sciacca

Luigi Savio Margagliotta
Primo
2024

Abstract

The Popular Theater of Sciacca, by Giuseppe and Alberto Samonà, undoubtedly represents one of the greatest tesimonies of contemporary architecture in Sicily and is among the most significant Italian works of the second half of the last century. Long left incomplete, the final work of the master Sicilian takes place just in his native land, a repatriation that also coincides with a sort of symbolic and formal “return to origins" that look at the essence of architecture. And although the Theater might be considered by some as a break from vast and prolific oeuvre of Giuseppe Samonà, it actually marks the conclusion of a long and personal research journey: a work as essential as it is rich and enigmatic perfectly condensing, more than any other, his theoretical contents and his idea of architecture. The bond with the ground, the relationships between volumetric composition and the spaces of the city, the ones with the landscape, the use of exposed reinforced concrete as the sole material and the constant interplay between unity and detail, between construction and decoration, between form and allegory, all express the pursuit of a primordial expressive language capable to unite technique and poetics, in which the Theater becomes mythical tale and universal architecture.
2024
Un architetto, un’opera
978-88-9387-287-4
Il Teatro Popolare di Sciacca, di Giuseppe e Alberto Samonà, rappresenta sicuramente una delle più grandi testimonianze dell’architettura contemporanea in Sicilia ed è tra le più significative realizzazioni italiane della seconda meta dello scorso secolo. Rimasta a lungo incompiuta, l’ultima realizzazione del maestro siciliano avviene proprio nella sua terra natale, un rimpatrio che coincide anche con una sorta di “ritorno alle origini”, simbolico e formale, che guarda all’essenza dell’architettura. E benché il Teatro possa da alcuni essere definito una rottura con la vasta e prolifica opera di Giuseppe Samonà, esso definisce in realtà la conclusione di un personale e lungo percorso di ricerca: un’opera tanto essenziale quanto ricca ed enigmatica che condensa perfettamente, più di qualunque altra, i suoi contenuti teorici e la sua idea di architettura. Il legame con il suolo, le relazioni fra la composizione volumetrica e gli spazi della città, il rapporto con il paesaggio, l’utilizzo del calcestruzzo armato a faccia vista come unico materiale, il continuo passaggio tra unità e dettaglio, tra costruzione e decorazione, tra forma e allegoria, esprimono così la ricerca di un linguaggio espressivo primordiale capace di unire tecnica e poetica, in cui il Teatro si fa racconto mitico e architettura universale.
architettura; Samonà; teatro; composizione; calcestruzzo; monumento; Sicilia; architecture; theater; composition; concrete; monument; Sicily
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La costruzione del simbolo. Giuseppe e Alberto Samonà e il Teatro Popolare di Sciacca / Margagliotta, Luigi Savio. - (2024), pp. 341-359. - SUL COSTRUIRE. RICERCHE NEL DOTTORATO IN ARCHITETTURA E COSTRUZIONE.
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