La biblioteca rappresenta sia la raccolta di libri sia il luogo che li contiene; ma oltre alla “biblioteca fisica” che è raccolta del sapere, luogo nel quale si organizzano spazi e volumi con ordinamenti, tipologie e tematiche differenti, quella “mentale” è personale selezione e rielaborazione, luogo dove l’intera collezione si fonde in un discorso a più voci ma in cui solo pochi testi possiedono un carattere fondante. Secondo tali termini si intende parlare della biblioteca di Franco Purini, da una parte descrivendo ciò che può essere colto da chi la osserva, dall’altra raccontando il rapporto che l’architetto ha con la stessa biblioteca: dalle prime letture, a quelle ritenute fondamentali, a quelle ricorrenti. La biblioteca riflette così un personale percorso di conoscenza riferito a più campi del sapere e una ininterrotta attività di ricerca e riflessione, idealmente (e, in parte, anche fisicamente) raccolta in una prima sezione che tratta dell’architettura e del mondo. La lettura si intreccia presto con un’altrettanta intensa attività di scrittura i cui testi, affiancati da un’intera letteratura critica che testimonia del lavoro di Franco Purini e Laura Thermes, formano una seconda sezione che parla dei due architetti e della loro idea di architettura e del mondo. Nel loro insieme, queste costituiscono un universo personale in cui tutto ritrova un ordine specifico, un dialogo costante con diversi autori, discipline, epoche, geografie e architetture nel quale lo studio, la costruzione di una teoria e la ricerca progettuale convergono nella prima domanda: che cos’è l’architettura.
Lo que se ve (y no) de una colección. La biblioteca de Franco Purini / Margagliotta, Luigi Savio. - (2024), pp. 90-100.
Lo que se ve (y no) de una colección. La biblioteca de Franco Purini
Luigi Savio Margagliotta
Primo
2024
Abstract
La biblioteca rappresenta sia la raccolta di libri sia il luogo che li contiene; ma oltre alla “biblioteca fisica” che è raccolta del sapere, luogo nel quale si organizzano spazi e volumi con ordinamenti, tipologie e tematiche differenti, quella “mentale” è personale selezione e rielaborazione, luogo dove l’intera collezione si fonde in un discorso a più voci ma in cui solo pochi testi possiedono un carattere fondante. Secondo tali termini si intende parlare della biblioteca di Franco Purini, da una parte descrivendo ciò che può essere colto da chi la osserva, dall’altra raccontando il rapporto che l’architetto ha con la stessa biblioteca: dalle prime letture, a quelle ritenute fondamentali, a quelle ricorrenti. La biblioteca riflette così un personale percorso di conoscenza riferito a più campi del sapere e una ininterrotta attività di ricerca e riflessione, idealmente (e, in parte, anche fisicamente) raccolta in una prima sezione che tratta dell’architettura e del mondo. La lettura si intreccia presto con un’altrettanta intensa attività di scrittura i cui testi, affiancati da un’intera letteratura critica che testimonia del lavoro di Franco Purini e Laura Thermes, formano una seconda sezione che parla dei due architetti e della loro idea di architettura e del mondo. Nel loro insieme, queste costituiscono un universo personale in cui tutto ritrova un ordine specifico, un dialogo costante con diversi autori, discipline, epoche, geografie e architetture nel quale lo studio, la costruzione di una teoria e la ricerca progettuale convergono nella prima domanda: che cos’è l’architettura.| File | Dimensione | Formato | |
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