Il testo si propone di inquadrare il pensiero di Rudolf Otto nel più ampio contesto della filosofia della religione. L'analisi della nozione del sacro consente di cogliere nell'elemento vissuto il carattere che, con qualche ambiguità, Otto definisce "irrazionale". Sotto questo profilo, il rapporto tra filosofia e religione assume nel pensiero di Otto appare configurarsi come quello di un reciproco servizio. La filosofia libera la religione dall’idea, esiziale per la religione stessa, che la sua essenza debba esser cercata sul piano cognitivo e concettuale, e la aiuta a ritrovare il radicamento nel luogo che le è proprio e che è quello dell’esperienza vissuta. Per converso la religione libera la filosofia da un concetto restrittivo di esperienza, quasi che quest’ultima debba coincidere necessariamente con la percezione di un oggetto sensibile (come ritiene per esempio l’empirismo), attestando la possibilità di vissuti peculiari che aprono il soggetto esperiente ad una dimensione qualitativamente eterogenea rispetto a quella naturale.
L’esperienza del sacro tra razionale e irrazionale. Rudolf Otto / Bancalari, Stefano. - (2025), pp. 158-165.
L’esperienza del sacro tra razionale e irrazionale. Rudolf Otto
Stefano Bancalari
2025
Abstract
Il testo si propone di inquadrare il pensiero di Rudolf Otto nel più ampio contesto della filosofia della religione. L'analisi della nozione del sacro consente di cogliere nell'elemento vissuto il carattere che, con qualche ambiguità, Otto definisce "irrazionale". Sotto questo profilo, il rapporto tra filosofia e religione assume nel pensiero di Otto appare configurarsi come quello di un reciproco servizio. La filosofia libera la religione dall’idea, esiziale per la religione stessa, che la sua essenza debba esser cercata sul piano cognitivo e concettuale, e la aiuta a ritrovare il radicamento nel luogo che le è proprio e che è quello dell’esperienza vissuta. Per converso la religione libera la filosofia da un concetto restrittivo di esperienza, quasi che quest’ultima debba coincidere necessariamente con la percezione di un oggetto sensibile (come ritiene per esempio l’empirismo), attestando la possibilità di vissuti peculiari che aprono il soggetto esperiente ad una dimensione qualitativamente eterogenea rispetto a quella naturale.| File | Dimensione | Formato | |
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