Dal mare magnum delle corrispondenze diplomatiche del cardinale Commendone (Venezia 1524- Padova 1584) e del suo segretario Antonio Maria Graziani (Sansepolcro 1537-Amelia 1611) affiorano, come pepite d’oro in un fiume d’inchiostro, le avventurose vicende biografiche del pittore fiammingo Pietro de Petri (Bruges 1550 ca. - Moravská Třebová 1611). Raccontano di un giovane artista in viaggio nell’Europa di Massimiliano II, della sua amicizia con il nobile studente polacco Nicolò Tomicki e del suo network internazionale formatosi attorno la figura del cardinale veneziano. Improvvisamente lo scenario si apre ad est, con le trattative per l’elezione del nuovo sovrano di Polonia, a seguito della morte di Sigismondo Augusto II Jagellone (1572). Conclusa la missione del Commendone, Pietro rimane senza protezione: vani i suoi tentativi di mantenersi presente nei pensieri del cardinale e del suo segretario. Già mortificato dal divieto di raggiungere la missione in Polonia, spedito invece nella più decentrata Moravia e affidato alle cure del vescovo di Olomouc Vilém Prusinovský, Pietro si trova proiettato in un ambiente ostile, costellato di inimicizie, tra intrighi di palazzo e morti sospette. A Brno il pittore fiammingo entra nel circuito della nobiltà riformata, protetto da Jan Třebovský z Boskovic, nobile colto, interessato all’arte e alle scienze. La corrispondenza con il Graziani si interrompe e di Pietro si perdono le tracce. Le fonti italiane tacciono, cominciano a parlare piuttosto i documenti moravi: unito in un buon matrimonio, forte di quanto aveva imparato a contatto con eminenti personalità della diplomazia pontificia, Pietro de Petri dismette mano a mano i panni del pittore e si dà alla politica, svolgendo per diversi mandati il ruolo di sindaco della cittadina protestante di Moravská Třebová: una straordinaria storia di mobilità professionale e confessionale nell’Europa delle riforme religiose.
Il pittore Pietro de Petri da Bruges alla Moravia. Un ritratto singolare dell’Europa delle riforme nei carteggi di Antonio Maria Graziani / Moretti, Massimo; Zapletalova, Jana. - (2025), p. 1.
Il pittore Pietro de Petri da Bruges alla Moravia. Un ritratto singolare dell’Europa delle riforme nei carteggi di Antonio Maria Graziani
Massimo Moretti;Jana Zapletalova
2025
Abstract
Dal mare magnum delle corrispondenze diplomatiche del cardinale Commendone (Venezia 1524- Padova 1584) e del suo segretario Antonio Maria Graziani (Sansepolcro 1537-Amelia 1611) affiorano, come pepite d’oro in un fiume d’inchiostro, le avventurose vicende biografiche del pittore fiammingo Pietro de Petri (Bruges 1550 ca. - Moravská Třebová 1611). Raccontano di un giovane artista in viaggio nell’Europa di Massimiliano II, della sua amicizia con il nobile studente polacco Nicolò Tomicki e del suo network internazionale formatosi attorno la figura del cardinale veneziano. Improvvisamente lo scenario si apre ad est, con le trattative per l’elezione del nuovo sovrano di Polonia, a seguito della morte di Sigismondo Augusto II Jagellone (1572). Conclusa la missione del Commendone, Pietro rimane senza protezione: vani i suoi tentativi di mantenersi presente nei pensieri del cardinale e del suo segretario. Già mortificato dal divieto di raggiungere la missione in Polonia, spedito invece nella più decentrata Moravia e affidato alle cure del vescovo di Olomouc Vilém Prusinovský, Pietro si trova proiettato in un ambiente ostile, costellato di inimicizie, tra intrighi di palazzo e morti sospette. A Brno il pittore fiammingo entra nel circuito della nobiltà riformata, protetto da Jan Třebovský z Boskovic, nobile colto, interessato all’arte e alle scienze. La corrispondenza con il Graziani si interrompe e di Pietro si perdono le tracce. Le fonti italiane tacciono, cominciano a parlare piuttosto i documenti moravi: unito in un buon matrimonio, forte di quanto aveva imparato a contatto con eminenti personalità della diplomazia pontificia, Pietro de Petri dismette mano a mano i panni del pittore e si dà alla politica, svolgendo per diversi mandati il ruolo di sindaco della cittadina protestante di Moravská Třebová: una straordinaria storia di mobilità professionale e confessionale nell’Europa delle riforme religiose.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Moretto_De-Petri_2025.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
8.42 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.42 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


