Nel secondo dopoguerra, l’emigrazione di architetti e ingegneri europei verso il Sudamerica contribuì a rafforzare l’architettura modernista in Perù, influenzata da figure internazionali come Wiener, Sert e Gropius. Tra questi, l’ingegnere piemontese Mario Bianco, attivo a Lima dal 1947 al 1960, si distinse per il suo ruolo di docente presso l’Universidad Nacional de Ingeniería e per l’appartenenza al gruppo modernista Agrupación Espacio. Bianco si impegnò sia come professionista sia come urbanista nella pianificazione e nella realizzazione di importanti opere, tra cui la Casa D’Onofrio, l’Hotel Savoy, e l’edificio per il Dipartimento di Architettura della UNI. Particolarmente significativo fu il progetto di edilizia sociale dell’Unidad Modelo Santa Marina Norte a Callao (1951-53), concepito come un piano di risanamento di una baraccopoli e sviluppato secondo principi modernisti di alta densità e modularità, con spazi pubblici e servizi integrati. Sebbene il progetto definitivo subì alcune modifiche, esso fu accolto con grande interesse internazionale, con Walter Gropius che ne lodò l’efficacia nel 1953. Bianco progettò inoltre l’Unidad Pescadores, mai realizzata, e il piano per l’Istmo de Chucuito, realizzato solo in parte. L’opera di Bianco testimonia l’influenza italiana nel modernismo peruviano e l’impegno verso l’urbanistica sociale nel dopoguerra.

Le residenze collettive di Mario Bianco a Lima / Lanzetta, Alessandro. - (2025), pp. 252-253. - DIAP PRINT.

Le residenze collettive di Mario Bianco a Lima

Alessandro Lanzetta
2025

Abstract

Nel secondo dopoguerra, l’emigrazione di architetti e ingegneri europei verso il Sudamerica contribuì a rafforzare l’architettura modernista in Perù, influenzata da figure internazionali come Wiener, Sert e Gropius. Tra questi, l’ingegnere piemontese Mario Bianco, attivo a Lima dal 1947 al 1960, si distinse per il suo ruolo di docente presso l’Universidad Nacional de Ingeniería e per l’appartenenza al gruppo modernista Agrupación Espacio. Bianco si impegnò sia come professionista sia come urbanista nella pianificazione e nella realizzazione di importanti opere, tra cui la Casa D’Onofrio, l’Hotel Savoy, e l’edificio per il Dipartimento di Architettura della UNI. Particolarmente significativo fu il progetto di edilizia sociale dell’Unidad Modelo Santa Marina Norte a Callao (1951-53), concepito come un piano di risanamento di una baraccopoli e sviluppato secondo principi modernisti di alta densità e modularità, con spazi pubblici e servizi integrati. Sebbene il progetto definitivo subì alcune modifiche, esso fu accolto con grande interesse internazionale, con Walter Gropius che ne lodò l’efficacia nel 1953. Bianco progettò inoltre l’Unidad Pescadores, mai realizzata, e il piano per l’Istmo de Chucuito, realizzato solo in parte. L’opera di Bianco testimonia l’influenza italiana nel modernismo peruviano e l’impegno verso l’urbanistica sociale nel dopoguerra.
2025
Italy Builds Abroad. Architettura italiana oltre confine 1945-1989
978-88-229-2235-9
architettura: Perù; Mario Bianco
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Le residenze collettive di Mario Bianco a Lima / Lanzetta, Alessandro. - (2025), pp. 252-253. - DIAP PRINT.
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