Nel decennio trascorso in Brasile (1939–1949), Daniele Calabi sviluppò una fisionomia professionale e un linguaggio architettonico fondati sull’equilibrio tra sintesi compositiva e innovazione costruttiva. Emigrato a San Paolo in seguito alle leggi razziali fasciste, Calabi entrò a far parte di un vivace contesto intellettuale e professionale dominato da figure di rilievo dell’architettura modernista, tra cui Rino Levi, con cui condivise un’idea di progetto misurata e razionale. Attraverso la Constructora Moderna, fondata con il cugino Silvio Segre, Calabi si specializzò nella progettazione e realizzazione di edifici industriali e commerciali, caratterizzati da grandi luci strutturali, uso sperimentale di materiali poveri e soluzioni tecniche avanzate. Tra le opere principali si annoverano la Tipografia Scheliga (1942), la Fabbrica del rayon Seda (1942) e la Fabbrica Bianco (1948), oltre ad alcune raffinate residenze private e alla Casa da Infância (1949), realizzata in collaborazione con Giancarlo Palanti. In questo contesto, Calabi assimilò la cultura costruttiva locale, consolidando un approccio progettuale attento alla tecnica e privo di retorica formale, destinato a influenzare profondamente la sua opera successiva in Italia.
La tipografia Scheliga di Daniele Calabi e Rino Levi a San Paolo / Lanzetta, Alessandro. - (2025), pp. 226-227. - DIAP PRINT.
La tipografia Scheliga di Daniele Calabi e Rino Levi a San Paolo
Alessandro Lanzetta
2025
Abstract
Nel decennio trascorso in Brasile (1939–1949), Daniele Calabi sviluppò una fisionomia professionale e un linguaggio architettonico fondati sull’equilibrio tra sintesi compositiva e innovazione costruttiva. Emigrato a San Paolo in seguito alle leggi razziali fasciste, Calabi entrò a far parte di un vivace contesto intellettuale e professionale dominato da figure di rilievo dell’architettura modernista, tra cui Rino Levi, con cui condivise un’idea di progetto misurata e razionale. Attraverso la Constructora Moderna, fondata con il cugino Silvio Segre, Calabi si specializzò nella progettazione e realizzazione di edifici industriali e commerciali, caratterizzati da grandi luci strutturali, uso sperimentale di materiali poveri e soluzioni tecniche avanzate. Tra le opere principali si annoverano la Tipografia Scheliga (1942), la Fabbrica del rayon Seda (1942) e la Fabbrica Bianco (1948), oltre ad alcune raffinate residenze private e alla Casa da Infância (1949), realizzata in collaborazione con Giancarlo Palanti. In questo contesto, Calabi assimilò la cultura costruttiva locale, consolidando un approccio progettuale attento alla tecnica e privo di retorica formale, destinato a influenzare profondamente la sua opera successiva in Italia.| File | Dimensione | Formato | |
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