L’Internationale Bauausstellung di Berlino (IBA 1979-1987), promossa come piano di ricostruzione della Berlino Ovest postbellica, rappresenta un momento cardine nella riflessione europea sul rapporto tra architettura contemporanea, memoria storica e morfologia urbana. Tra i più di 200 studi coinvolti, numerosi architetti italiani contribuirono con progetti capaci di coniugare linguaggi moderni con una rinnovata attenzione al tessuto urbano tradizionale. Vittorio Gregotti, con lo Stadthäuser + Torhäuser an der Lützowstraße, sperimenta una tipologia residenziale a metà tra villa urbana e edilizia seriale, fondata su un impianto ortogonale e corti interne. Aldo Rossi, nel Wohnkomplex Kochstraße e nella Stadtvilla an der Rauchstraße, rielabora il tema della città storica attraverso elementi compositivi archetipici e l'uso di materiali evocativi. Giorgio Grassi reinterpreta la Stadtvilla altoborghese in chiave astratta e razionalista, mentre Carlo Aymonino, nella ricostruzione della Prager Platz, integra riferimenti storici e forme moderne in un impianto urbano coerente e articolato. Gli interventi italiani all’IBA testimoniano una riflessione progettuale colta e critica, che si misura con il contesto berlinese attraverso un equilibrio tra autonomia compositiva e continuità urbana.
L’IBA a Berlino e gli edifici di Aymonino, Grassi, Gregotti e Rossi / Lanzetta, Alessandro. - (2025), pp. 54-55. - DIAP PRINT.
L’IBA a Berlino e gli edifici di Aymonino, Grassi, Gregotti e Rossi
Alessandro Lanzetta
2025
Abstract
L’Internationale Bauausstellung di Berlino (IBA 1979-1987), promossa come piano di ricostruzione della Berlino Ovest postbellica, rappresenta un momento cardine nella riflessione europea sul rapporto tra architettura contemporanea, memoria storica e morfologia urbana. Tra i più di 200 studi coinvolti, numerosi architetti italiani contribuirono con progetti capaci di coniugare linguaggi moderni con una rinnovata attenzione al tessuto urbano tradizionale. Vittorio Gregotti, con lo Stadthäuser + Torhäuser an der Lützowstraße, sperimenta una tipologia residenziale a metà tra villa urbana e edilizia seriale, fondata su un impianto ortogonale e corti interne. Aldo Rossi, nel Wohnkomplex Kochstraße e nella Stadtvilla an der Rauchstraße, rielabora il tema della città storica attraverso elementi compositivi archetipici e l'uso di materiali evocativi. Giorgio Grassi reinterpreta la Stadtvilla altoborghese in chiave astratta e razionalista, mentre Carlo Aymonino, nella ricostruzione della Prager Platz, integra riferimenti storici e forme moderne in un impianto urbano coerente e articolato. Gli interventi italiani all’IBA testimoniano una riflessione progettuale colta e critica, che si misura con il contesto berlinese attraverso un equilibrio tra autonomia compositiva e continuità urbana.| File | Dimensione | Formato | |
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