Nei primi decenni del XVI secolo gli Stati italiani furono percorsi e lacerati da una lunga scia di morte, distruzione, violenza politica e sociale: l’atroce realtà della guerra, ieri come oggi. Per oltre cinquant’anni Francia e Spagna si contesero il dominio di alcune aree della penisola dando vita a un conflitto noto come “guerre d’Italia”, ma che coinvolse in realtà tutte le principali potenze europee di allora: oltre alla Francia e alla Spagna, anche il sacro romano impero, la Svizzera e l’impero ottomano. La necessità di ricercare e comprendere l’origine delle guerre, le responsabilità individuali e dei singoli Stati fu una delle ragioni dell’intensificarsi di una produzione storiografica che ebbe caratteri del tutto originali rispetto all’età precedente: il nesso con la politica e l’analisi delle dinamiche del potere, il principio di realismo, un approccio laico e secolare in cui l’agire umano diventa il motore della storia, la capacità di porre problemi al presente e di stabilire nessi di causa ed effetto tra gli eventi prossimi e quelli remoti, infine l’opzione per la storia contemporanea. In questo contributo sono esposte alcune riflessioni intorno a un primo, esauriente anche se certamente non esaustivo, censimento delle opere storiche pubblicate in Italia tra il 1494 e il 1559: circa 950 testi dati alle stampe in vari Stati della penisola, in diverse lingue, nelle varie tipologie del genere storiografico (cronache, commentari, istorie, annali, diari, memorie, biografie), su differenti tematiche e in vari formati.
«Scrivere l’istorie de’ suoi tempi»: storici e storie durante le guerre d’Italia tra circolazione manoscritta e libri a stampa / Valeri, Elena. - (2025), pp. 53-68.
«Scrivere l’istorie de’ suoi tempi»: storici e storie durante le guerre d’Italia tra circolazione manoscritta e libri a stampa
Elena Valeri
2025
Abstract
Nei primi decenni del XVI secolo gli Stati italiani furono percorsi e lacerati da una lunga scia di morte, distruzione, violenza politica e sociale: l’atroce realtà della guerra, ieri come oggi. Per oltre cinquant’anni Francia e Spagna si contesero il dominio di alcune aree della penisola dando vita a un conflitto noto come “guerre d’Italia”, ma che coinvolse in realtà tutte le principali potenze europee di allora: oltre alla Francia e alla Spagna, anche il sacro romano impero, la Svizzera e l’impero ottomano. La necessità di ricercare e comprendere l’origine delle guerre, le responsabilità individuali e dei singoli Stati fu una delle ragioni dell’intensificarsi di una produzione storiografica che ebbe caratteri del tutto originali rispetto all’età precedente: il nesso con la politica e l’analisi delle dinamiche del potere, il principio di realismo, un approccio laico e secolare in cui l’agire umano diventa il motore della storia, la capacità di porre problemi al presente e di stabilire nessi di causa ed effetto tra gli eventi prossimi e quelli remoti, infine l’opzione per la storia contemporanea. In questo contributo sono esposte alcune riflessioni intorno a un primo, esauriente anche se certamente non esaustivo, censimento delle opere storiche pubblicate in Italia tra il 1494 e il 1559: circa 950 testi dati alle stampe in vari Stati della penisola, in diverse lingue, nelle varie tipologie del genere storiografico (cronache, commentari, istorie, annali, diari, memorie, biografie), su differenti tematiche e in vari formati.| File | Dimensione | Formato | |
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