Il contributo intende rispondere al seguente interrogativo: non se e come il pacifismo possa impedire il ricorso alla guerra (questione su cui si sospende qui il giudizio), quanto piuttosto in quali forme esso possa contribuire alla causa della pace nel corso delle ostilità, ossia nel pieno svolgimento di un conflitto di intensità bellica. Questa indagine muove dunque dalla presa d’atto del fallimento di ogni tentativo – utopico o realistico, qui non rileva – di prevenire o neutralizzare il ricorso alla forza armata e si interroga sulla quota di efficacia residua di un’azione pacifista che operi non già prima o al posto di, bensì durante il conflitto.
La pace resta un’utopia? Sui compiti di un pacifismo in tempo di guerra / Salvatore, Andrea. - (2025), pp. 127-140.
La pace resta un’utopia? Sui compiti di un pacifismo in tempo di guerra
Andrea Salvatore
2025
Abstract
Il contributo intende rispondere al seguente interrogativo: non se e come il pacifismo possa impedire il ricorso alla guerra (questione su cui si sospende qui il giudizio), quanto piuttosto in quali forme esso possa contribuire alla causa della pace nel corso delle ostilità, ossia nel pieno svolgimento di un conflitto di intensità bellica. Questa indagine muove dunque dalla presa d’atto del fallimento di ogni tentativo – utopico o realistico, qui non rileva – di prevenire o neutralizzare il ricorso alla forza armata e si interroga sulla quota di efficacia residua di un’azione pacifista che operi non già prima o al posto di, bensì durante il conflitto.| File | Dimensione | Formato | |
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