La torre di Francesco Cellini a Shanghai

Il progetto si inserisce nel quadro dello sviluppo urbano previsto dal Master Plan di Shanghai del 1986, importante snodo programmatico della Repubblica Popolare Cinese nelle politiche che hanno avviato la ridefinizione del rapporto fra città storica e periferie. Il Piano del 1986, promosso nel corso delle riforme e della politica di apertura avviata da Deng Xiaoping, ha come precedente il Piano del 1959, ma deve rispondere ad uno scenario politico ed economico radicalmente diverso. Il piano del 1986 ha una visione di lungo termine, 1986-2020 (uno strumento che risulta una novità per la Cina), e ha l’obiettivo di far diventare Shanghai un centro economico e culturale, attraverso la riqualificazione del centro storico (incluso il Bund), sviluppando la nuova area di Pudong, riqualificando il lungofiume sullo Yangtze e la baia di Hangzhou e realizzando sette città satellite legate all’industria (scientifica, petrol-chimica del ferro), semi-indipendenti e tra loro interconnesse – una di queste, Pujang, sarà progettata e realizzata dallo studio Gregotti. Nel corso di questi anni vengono realizzate a Shanghai un numero considerevole di edifici a torre.