"Imprinting 900: paesaggi nativi nell’architettura moderna" esplora il legame profondo tra le esperienze fisico-spaziali vissute nell’infanzia e la poetica progettuale di alcuni protagonisti dell’architettura del XX secolo. Muovendo da una riflessione interdisciplinare che intreccia etologia, psicologia e critica architettonica, il volume indaga il concetto di imprinting come traccia duratura - inconscia ma riconoscibile - lasciata dai luoghi nativi nella memoria progettuale di chi, da adulto, dà forma allo spazio. Attraverso una serie di saggi, il libro propone letture inedite delle opere di Rudofsky, Michelucci, Zenetos, Scarpa, De Carlo, Gardella, Mackintosh, Dudok, Fehn, Portoghesi, Siza e Mockbee, ponendo una domanda centrale: in che modo case, strade, città e paesaggi dell’infanzia riaffiorano - trasformati, sublimati, reinterpretati - nei progetti maturi di questi architetti? Il volume si rivolge anche a studiosi e ricercatori nei campi della psicologia ambientale, della geografia e, soprattutto, della pedagogia, presentando una serie di casi studio in cui l’attività ludica ed esperienziale infantile appare come matrice di una futura consapevolezza ambientale e progettuale.
Le vie dell'imprinting / Saggio, Antonino. - (2025), pp. 7-12. - GLI STRUMENTI.
Le vie dell'imprinting
Saggio, AntoninoWriting – Original Draft Preparation
2025
Abstract
"Imprinting 900: paesaggi nativi nell’architettura moderna" esplora il legame profondo tra le esperienze fisico-spaziali vissute nell’infanzia e la poetica progettuale di alcuni protagonisti dell’architettura del XX secolo. Muovendo da una riflessione interdisciplinare che intreccia etologia, psicologia e critica architettonica, il volume indaga il concetto di imprinting come traccia duratura - inconscia ma riconoscibile - lasciata dai luoghi nativi nella memoria progettuale di chi, da adulto, dà forma allo spazio. Attraverso una serie di saggi, il libro propone letture inedite delle opere di Rudofsky, Michelucci, Zenetos, Scarpa, De Carlo, Gardella, Mackintosh, Dudok, Fehn, Portoghesi, Siza e Mockbee, ponendo una domanda centrale: in che modo case, strade, città e paesaggi dell’infanzia riaffiorano - trasformati, sublimati, reinterpretati - nei progetti maturi di questi architetti? Il volume si rivolge anche a studiosi e ricercatori nei campi della psicologia ambientale, della geografia e, soprattutto, della pedagogia, presentando una serie di casi studio in cui l’attività ludica ed esperienziale infantile appare come matrice di una futura consapevolezza ambientale e progettuale.| File | Dimensione | Formato | |
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