Le terrecotte decorative fra tradizione fittile e innovazione preindustriale

Il contributo approfondisce l'uso della ceramica decorativa di fine Ottocento e inizio Novecento. Nella produzione fittile, i laterizi cotti costituiscono l’oggetto di una delle più antiche, persistenti e globali produzioni per il costruire tradizionale. Tralasciando l’uso domestico di vasellame e suppellettili, l’elenco spazia dai mattoni strutturali ai laterizi impiegati nei manti di copertura, ai rivestimenti per soffitti, pavimenti e pareti, siano essi colorati, smaltati, scialbati, sagramati, utilizzati come realizzati nella fornace o lavorati in opera (arrotati, incisi, scalpellati, composti e perfino triturati). Con la procedura di cottura dei prodotti fittili si ottenevano, in particolare, elementi decorativi per l’architettura, diversificati per scopi funzionali, estetici, per tecniche di formazione, attrezzi impiegati e tempistiche d’esecuzione