Lo sviluppo di vaccini sicuri ed efficaci contro le malattie infettive è stato uno dei principali progressi scientifici del XXI secolo e ha contribuito enormemente alla salvaguardia della salute globale. La vaccinazione, infatti, insieme al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e alla disponibilità di acqua pulita, rientra tra gli interventi che hanno maggiormente inciso sull’ottimizzazione dei risultati sanitari a livello globale attraverso la prevenzione della morbilità e la mortalità dovute a infezioni gravi. Lo prova il fatto che le malattie infettive che rappresentavano la maggiore causa di mortalità e morbilità all’inizio del XX secolo hanno mostrato un calo dell’incidenza di oltre il 90% rispetto all’epoca pre-vaccinale (1, 2). I vaccini sono anche tra gli interventi di sanità pubblica più costo-efficaci: la riduzione della morbilità e della mortalità associata a programmi vaccinali di successo, attraverso una combinazione di protezione diretta e indiretta, ha portato a una riduzione dell’incidenza delle malattie e dei relativi trattamenti e costi sanitari. Questo si traduce in una potenziale crescita economica, con meno soldi spesi a causa dei costi evitati grazie a meno esami medici, procedure, trattamenti (2, 3). Inoltre, le vaccinazioni sono uno strumento vitale nella battaglia contro la resistenza antimicrobica, una minaccia universale che si sta diffondendo ampiamente. La vaccinazione è fondamentale per mitigare questo problema, riducendo la possibilità di sviluppare infezioni virali e batteriche e quindi limitando l’utilizzo di antibiotici e, in secondo luogo, diminuendo il rischio di complicanze, che spesso richiedono l’assunzione di farmaci antibiotici (4). Sebbene ad oggi l’immunizzazione rappresenti, quindi, una componente chiave dell’assistenza sanitaria primaria e un diritto umano indiscutibile, la copertura vaccinale è variabile tra paesi a basso, medio e alto reddito a causa di una combinazione di circostanze economiche e politiche. Anche in Italia i Servizi Sanitari Regionali in ambito vaccinale hanno prodotto un quadro multiforme, caratterizzato da notevoli differenze organizzative e di erogazione delle prestazioni vaccinali e questa disomogeneità si riflette inevitabilmente sulle coperture raggiunte (5). Inoltre, l’impatto negativo che ha avuto la pandemia di COVID-19 sui sistemi sanitari si è tradotto anche nella sospensione e/o riduzione delle attività vaccinali a livello globale, con il risultato che 25 milioni di bambini hanno perso la vaccinazione nel 2021, 6 milioni in più rispetto al 2019 e il numero più alto dal 2009 (6). D’altra parte, però, la pandemia ha riacceso l’attenzione sull’importanza delle vaccinazioni come strumento fondamentale di salute pubblica. La scoperta e l’utilizzo di vaccini sicuri ed efficaci ha permesso di contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 sia rallentando i contagi sia prevenendo forme gravi di COVID-19 e mortalità ad esse associata. In tale contesto, la necessità di un’azione multidisciplinare e coordinata in risposta all’emergenza pandemica nell’ambito della campagna vaccinale ha visto consolidarsi una sinergia tra Servizi Vaccinali, operatori della Prevenzione (es. assistenti sanitari, infermieri), Aziende Sanitarie Locali (ASL), Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di libera scelta (PLS). È fondamentale che, dall’esperienza delle soluzioni attuate in via emergenziale, le Regioni definiscano nuovi percorsi estendibili alle altre malattie prevenibili da vaccino e valutino i migliori modelli organizzativi da implementare. In particolare, questo riguarda le vaccinazioni previste per i soggetti a rischio di tutte le età (nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, LEA) con il mantenimento e il potenziamento dei percorsi stabiliti per la vaccinazione anti COVID-19 anche per tutte le altre vaccinazioni (incluse quelle non soggette a chiamata attiva) rivolte alla popolazione adulta o a particolari gruppi target, con la garanzia del ruolo di coordinamento da parte dei Servizi Vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione (7, 8).
Vaccinazioni per individui fragili. Mappatura e analisi comparata dei modelli organizzativi di presa in carico, promozione e offerta vaccinale in Italia / D’Ancona, Fortunato; Isonne, Claudia; Caramia, Alessandra; Petrone, Daniele; Fadda, Giulia; Deroma, Laura; Zappetti, Cristina; Rocco, Giulio; Volpe, Enrico; Baiocchi, Diego; Biscaglia, Lilia; Esposito, Gloria; Vairo, Francesco; Gabriella Calenda, Maria; Prato, Rosa; Martinelli, Domenico; Fortunato, Francesca; Tonon, Michele; Ballarin, Debora; Pagin, Gloria; Gentili, Davide. - (2025), pp. 1-65. - RAPPORTI ISTISAN.
Vaccinazioni per individui fragili. Mappatura e analisi comparata dei modelli organizzativi di presa in carico, promozione e offerta vaccinale in Italia
Fortunato D’Ancona;Claudia Isonne;Daniele Petrone;Giulio Rocco;Lilia Biscaglia;Francesco Vairo;Rosa Prato;Domenico Martinelli;
2025
Abstract
Lo sviluppo di vaccini sicuri ed efficaci contro le malattie infettive è stato uno dei principali progressi scientifici del XXI secolo e ha contribuito enormemente alla salvaguardia della salute globale. La vaccinazione, infatti, insieme al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e alla disponibilità di acqua pulita, rientra tra gli interventi che hanno maggiormente inciso sull’ottimizzazione dei risultati sanitari a livello globale attraverso la prevenzione della morbilità e la mortalità dovute a infezioni gravi. Lo prova il fatto che le malattie infettive che rappresentavano la maggiore causa di mortalità e morbilità all’inizio del XX secolo hanno mostrato un calo dell’incidenza di oltre il 90% rispetto all’epoca pre-vaccinale (1, 2). I vaccini sono anche tra gli interventi di sanità pubblica più costo-efficaci: la riduzione della morbilità e della mortalità associata a programmi vaccinali di successo, attraverso una combinazione di protezione diretta e indiretta, ha portato a una riduzione dell’incidenza delle malattie e dei relativi trattamenti e costi sanitari. Questo si traduce in una potenziale crescita economica, con meno soldi spesi a causa dei costi evitati grazie a meno esami medici, procedure, trattamenti (2, 3). Inoltre, le vaccinazioni sono uno strumento vitale nella battaglia contro la resistenza antimicrobica, una minaccia universale che si sta diffondendo ampiamente. La vaccinazione è fondamentale per mitigare questo problema, riducendo la possibilità di sviluppare infezioni virali e batteriche e quindi limitando l’utilizzo di antibiotici e, in secondo luogo, diminuendo il rischio di complicanze, che spesso richiedono l’assunzione di farmaci antibiotici (4). Sebbene ad oggi l’immunizzazione rappresenti, quindi, una componente chiave dell’assistenza sanitaria primaria e un diritto umano indiscutibile, la copertura vaccinale è variabile tra paesi a basso, medio e alto reddito a causa di una combinazione di circostanze economiche e politiche. Anche in Italia i Servizi Sanitari Regionali in ambito vaccinale hanno prodotto un quadro multiforme, caratterizzato da notevoli differenze organizzative e di erogazione delle prestazioni vaccinali e questa disomogeneità si riflette inevitabilmente sulle coperture raggiunte (5). Inoltre, l’impatto negativo che ha avuto la pandemia di COVID-19 sui sistemi sanitari si è tradotto anche nella sospensione e/o riduzione delle attività vaccinali a livello globale, con il risultato che 25 milioni di bambini hanno perso la vaccinazione nel 2021, 6 milioni in più rispetto al 2019 e il numero più alto dal 2009 (6). D’altra parte, però, la pandemia ha riacceso l’attenzione sull’importanza delle vaccinazioni come strumento fondamentale di salute pubblica. La scoperta e l’utilizzo di vaccini sicuri ed efficaci ha permesso di contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 sia rallentando i contagi sia prevenendo forme gravi di COVID-19 e mortalità ad esse associata. In tale contesto, la necessità di un’azione multidisciplinare e coordinata in risposta all’emergenza pandemica nell’ambito della campagna vaccinale ha visto consolidarsi una sinergia tra Servizi Vaccinali, operatori della Prevenzione (es. assistenti sanitari, infermieri), Aziende Sanitarie Locali (ASL), Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di libera scelta (PLS). È fondamentale che, dall’esperienza delle soluzioni attuate in via emergenziale, le Regioni definiscano nuovi percorsi estendibili alle altre malattie prevenibili da vaccino e valutino i migliori modelli organizzativi da implementare. In particolare, questo riguarda le vaccinazioni previste per i soggetti a rischio di tutte le età (nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, LEA) con il mantenimento e il potenziamento dei percorsi stabiliti per la vaccinazione anti COVID-19 anche per tutte le altre vaccinazioni (incluse quelle non soggette a chiamata attiva) rivolte alla popolazione adulta o a particolari gruppi target, con la garanzia del ruolo di coordinamento da parte dei Servizi Vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione (7, 8).| File | Dimensione | Formato | |
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