This essay examines Hans Blumenberg’s Matthäuspassion, interpreting it as a critical and deconstructive engagement with Christianity and its theological-sacrificial legacy. By juxtaposing the sacrifice of Isaac with that of Christ, Blumenberg exposes a shift from symbolic substitution to brutal realism: Isaac is spared, but Christ is actually sacrificed, reflecting a return to a realistic sacrificial logic. The essay argues that Christianity reasserts a violent, juridical-economic vision of redemption, suppressing the imaginative and symbolic dimensions found in ancient mythologies. Bach’s work serves as a catalyst for questioning theological absolutism and for revalorizing myth and metaphor as essential tools for meaning-making in modernity.
Il saggio analizza l'opera Matthäuspassion di Hans Blumenberg, evidenziando come essa rappresenti una critica radicale e decostruttiva del cristianesimo e della sua eredità teologico-sacrificale. Attraverso un confronto tra il sacrificio di Isacco e quello di Cristo, Blumenberg esplora il problema del realismo come ostacolo al lavoro simbolico dell'idealizzazione: mentre il primo è evitato, il secondo è pienamente realizzato, segnando un ritorno a una logica realistica del sacrificio. Il testo di Blumenberg denuncia l'assolutismo teologico e la soppressione della dimensione mitopoietica e simbolica tipica delle religioni antiche, sostenendo che il cristianesimo abbia rilanciato una visione violenta e giuridico-economica della redenzione. L’opera di Bach diventa lo spunto per riflettere sulla necessità di superare il dogmatismo attraverso una rivalutazione del mito e della metafora nella costruzione del senso.
Il figlio, non il montone. Il sacrificio di Cristo in Matthäuspassion di Hans Blumenberg / Battista, Ludovico. - (2025), pp. 69-87.
Il figlio, non il montone. Il sacrificio di Cristo in Matthäuspassion di Hans Blumenberg
battista ludovico
2025
Abstract
This essay examines Hans Blumenberg’s Matthäuspassion, interpreting it as a critical and deconstructive engagement with Christianity and its theological-sacrificial legacy. By juxtaposing the sacrifice of Isaac with that of Christ, Blumenberg exposes a shift from symbolic substitution to brutal realism: Isaac is spared, but Christ is actually sacrificed, reflecting a return to a realistic sacrificial logic. The essay argues that Christianity reasserts a violent, juridical-economic vision of redemption, suppressing the imaginative and symbolic dimensions found in ancient mythologies. Bach’s work serves as a catalyst for questioning theological absolutism and for revalorizing myth and metaphor as essential tools for meaning-making in modernity.| File | Dimensione | Formato | |
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