Il pene è costituito da due corpi cavernosi e dal corpo spongioso che contiene l’uretra. L’estremità distale prende il nome di glande e su di esso si apre il meato uretrale esterno. Il glande allo stato di flaccidità è parzialmente o totalmente ricoperto dal prepuzio. Il pene è mantenuto nella sua sede dal legamento sospensore e dalle inserzioni tendinee dei muscoli bulbo-cavernosi. Il pene è innervato dai nervi parasimpatici sacrali (pelvici), simpatici toraco-lombari (catena simpatica ipogastrica e lombare) e somatici (pudendi): queste vie nervose partecipano, con il sistema di controllo centrale, all'instaurarsi dell’erezione. La chirurgia protesica, grazie alla disponibilità sul mercato di diverse tipologie e modelli di protesi, permette di risolvere in maniera ottimale i casi di disfunzione erettile non responsivi ad altre terapie. Risulta infine di primaria importanza affiancare la terapia chirurgia ad un adeguato supporto psicosessuologico, per conferire un equilibrio psico-fisico al paziente.
Voce Pene: fisiologia dell’erezione, Incurvamenti penieni, Protesi Peniene / Alei, Giovanni; P., Letizia; F., Ricottilli. - STAMPA. - 2(2008), pp. ---.
Voce Pene: fisiologia dell’erezione, Incurvamenti penieni, Protesi Peniene
ALEI, Giovanni;
2008
Abstract
Il pene è costituito da due corpi cavernosi e dal corpo spongioso che contiene l’uretra. L’estremità distale prende il nome di glande e su di esso si apre il meato uretrale esterno. Il glande allo stato di flaccidità è parzialmente o totalmente ricoperto dal prepuzio. Il pene è mantenuto nella sua sede dal legamento sospensore e dalle inserzioni tendinee dei muscoli bulbo-cavernosi. Il pene è innervato dai nervi parasimpatici sacrali (pelvici), simpatici toraco-lombari (catena simpatica ipogastrica e lombare) e somatici (pudendi): queste vie nervose partecipano, con il sistema di controllo centrale, all'instaurarsi dell’erezione. La chirurgia protesica, grazie alla disponibilità sul mercato di diverse tipologie e modelli di protesi, permette di risolvere in maniera ottimale i casi di disfunzione erettile non responsivi ad altre terapie. Risulta infine di primaria importanza affiancare la terapia chirurgia ad un adeguato supporto psicosessuologico, per conferire un equilibrio psico-fisico al paziente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.