Il presente contributo si inquadra nell’ambito degli studi di Corporate Finance che considerano, sul piano concettuale e metodologico, i possibili effetti indotti dall’inflazione sulla creazione, diffusione e misurazione del valore economico d’impresa. In Italia, nel corso degli anni ’70, il tema trattato ha suscitato il forte interesse degli economisti d’azienda prevalentemente per quegli aspetti relativi alla corretta rappresentazione dei risultati aziendali in periodi di elevata inflazione. Meno indagate sono state le criticità relative alla pianificazione economico-finanziaria e alla valutazione aziendale. Nello stesso periodo, in altri Paesi (principalmente Stati Uniti e Inghilterra) si è assistito al proliferare di indagini empiriche volte a verificare la tenuta della teoria della “neutralità dell’inflazione”. Questa prevede che, in ipotesi di mercati perfetti e di omogeneità delle aspettative, le dinamiche inflative non possano influenzare il valore economico di un investimento. I diversi studi hanno spesso evidenziato come il comportamento dei prezzi di borsa contraddicesse tale teoria, senza tuttavia giungere a definire modelli alternativi capaci di spiegare in maniera esaustiva gli effetti dell’inflazione sul valore d’impresa. Lo studio che qui si propone offre una trattazione sistematica degli aspetti che in via concettuale legano valore e inflazione, al fine di riesaminare criticamente le costruzioni teoriche e le analisi empiriche presenti nella letteratura internazionale. Assumendo il punto di vista del management o del valutatore, ciò consente anche di affrontare le problematiche relative alla costruzione di adeguati piani economico-finanziari e all’applicazione di opportuni modelli valutativi.
Inflazione e valore / Gennaro, Alessandro. - (2012), pp. 1-230.
Inflazione e valore
Alessandro Gennaro
Writing – Original Draft Preparation
2012
Abstract
Il presente contributo si inquadra nell’ambito degli studi di Corporate Finance che considerano, sul piano concettuale e metodologico, i possibili effetti indotti dall’inflazione sulla creazione, diffusione e misurazione del valore economico d’impresa. In Italia, nel corso degli anni ’70, il tema trattato ha suscitato il forte interesse degli economisti d’azienda prevalentemente per quegli aspetti relativi alla corretta rappresentazione dei risultati aziendali in periodi di elevata inflazione. Meno indagate sono state le criticità relative alla pianificazione economico-finanziaria e alla valutazione aziendale. Nello stesso periodo, in altri Paesi (principalmente Stati Uniti e Inghilterra) si è assistito al proliferare di indagini empiriche volte a verificare la tenuta della teoria della “neutralità dell’inflazione”. Questa prevede che, in ipotesi di mercati perfetti e di omogeneità delle aspettative, le dinamiche inflative non possano influenzare il valore economico di un investimento. I diversi studi hanno spesso evidenziato come il comportamento dei prezzi di borsa contraddicesse tale teoria, senza tuttavia giungere a definire modelli alternativi capaci di spiegare in maniera esaustiva gli effetti dell’inflazione sul valore d’impresa. Lo studio che qui si propone offre una trattazione sistematica degli aspetti che in via concettuale legano valore e inflazione, al fine di riesaminare criticamente le costruzioni teoriche e le analisi empiriche presenti nella letteratura internazionale. Assumendo il punto di vista del management o del valutatore, ciò consente anche di affrontare le problematiche relative alla costruzione di adeguati piani economico-finanziari e all’applicazione di opportuni modelli valutativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


