La recensione analizza la pubblicazione di A. Pennisi L’ottava solitudine: il cervello e il lato oscuro del linguaggio, esplorando la solitudine cerebrale come condizione neurofenomenologica ordinaria, alla luce degli studi integrati sul Default Mode Network ed il discorso interiore. La valorizzazione di questo spazio intrapsichico di costruzione semantiche e meta-riflessive si avvale anche di casi limite, quali la testimonianza di Helen Keller e la sindrome di Cotard.
Recensione di Antonino Pennisi, L'ottava solitudine: il cervello e il lato oscuro del linguaggio, Il Mulino, Bologna, 2024 / Verde, Francesco. - (2025), pp. 297-299.
Recensione di Antonino Pennisi, L'ottava solitudine: il cervello e il lato oscuro del linguaggio, Il Mulino, Bologna, 2024
Francesco Verde
Primo
2025
Abstract
La recensione analizza la pubblicazione di A. Pennisi L’ottava solitudine: il cervello e il lato oscuro del linguaggio, esplorando la solitudine cerebrale come condizione neurofenomenologica ordinaria, alla luce degli studi integrati sul Default Mode Network ed il discorso interiore. La valorizzazione di questo spazio intrapsichico di costruzione semantiche e meta-riflessive si avvale anche di casi limite, quali la testimonianza di Helen Keller e la sindrome di Cotard.| File | Dimensione | Formato | |
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Note: F. Verde - Recensione di A. Pennisi (2024)
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