L’obiettivo di questo contributo consiste nell’illustrare i caratteri dell’anti-detective fiction postmoderna attraverso una rilettura del genere enigmistico, e nella fattispecie di una particolare tipologia di indovinello irrisolvibile definito dagli studiosi neck riddle, o Halslösungsrätsel. Tale insolubilità deriva dalla diversità del contesto gnoseologico adoperato quale terreno di scontro: dove la soluzione dell’indovinello tradizionale è sempre potenzialmente conseguibile data l’attinenza del referente ad un sapere collettivo, al contrario l’enigma del neck riddle è impossibile da decifrare dal momento che il dato decrittatorio appartiene alle conoscenze private del riddler stesso, ad una conoscenza che si mantiene esclusiva perché frutto di un’esperienza individuale. È possibile equiparare gli attributi del neck riddle alle modalità narrative tipiche della detective story di matrice postmoderna: entrambi i costrutti semiotici delineano un prospetto epistemico che ha abbandonato la sicurezza della logica deterministica per accogliere la casualità, la verisimiglianza e la vertigine probabilistica, e soprattutto eleggono l’elemento finzionale come inedita garanzia di veridicità. L’analisi di tre opere accomunate dalla presenza di una scomparsa come motore delle vicende – New York Trilogy di Paul Auster, The Enigma di John Fowles e La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia – tenterà di comprovare la suddetta ipotesi correlando definitivamente i caratteri del neck riddle e dell’anti-detective fiction postmoderna.
Il neck riddle e l'anti-detective fiction: scomparse irrisolvibili in Auster, Fowles e Sciascia / Baratta, Aldo. - (2024), pp. 211-247.
Il neck riddle e l'anti-detective fiction: scomparse irrisolvibili in Auster, Fowles e Sciascia
Aldo Baratta
2024
Abstract
L’obiettivo di questo contributo consiste nell’illustrare i caratteri dell’anti-detective fiction postmoderna attraverso una rilettura del genere enigmistico, e nella fattispecie di una particolare tipologia di indovinello irrisolvibile definito dagli studiosi neck riddle, o Halslösungsrätsel. Tale insolubilità deriva dalla diversità del contesto gnoseologico adoperato quale terreno di scontro: dove la soluzione dell’indovinello tradizionale è sempre potenzialmente conseguibile data l’attinenza del referente ad un sapere collettivo, al contrario l’enigma del neck riddle è impossibile da decifrare dal momento che il dato decrittatorio appartiene alle conoscenze private del riddler stesso, ad una conoscenza che si mantiene esclusiva perché frutto di un’esperienza individuale. È possibile equiparare gli attributi del neck riddle alle modalità narrative tipiche della detective story di matrice postmoderna: entrambi i costrutti semiotici delineano un prospetto epistemico che ha abbandonato la sicurezza della logica deterministica per accogliere la casualità, la verisimiglianza e la vertigine probabilistica, e soprattutto eleggono l’elemento finzionale come inedita garanzia di veridicità. L’analisi di tre opere accomunate dalla presenza di una scomparsa come motore delle vicende – New York Trilogy di Paul Auster, The Enigma di John Fowles e La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia – tenterà di comprovare la suddetta ipotesi correlando definitivamente i caratteri del neck riddle e dell’anti-detective fiction postmoderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


