Il crescente utilizzo da parte della Costituzionale, nei tempi recenti, di parametri tratti da documenti di matrice internazionale e sovranazionale l’ha esposta, parallelamente all’evoluzione del sentire sociale, a stimoli legati ad un’evoluzione aperta a nuovi diritti e nuove concezioni. Al medesimo tempo, l’ingresso di questi nuovi elementi nella tavola dei diritti e dei valori di cui il Giudice delle leggi è custode ha introdotto elementi di complessità talora inediti nel processo costituzionale e ha aperto nuove questioni legate, tra l’altro, alle necessità di operare bilanciamenti e assicurare coerenza sistematica. La Corte costituzionale è peraltro stata stimolata ad entrare in contatto con le logiche proprie degli ordinamenti di provenienza dei parametri in questione, e ad utilizzare i relativi linguaggi. Tali linguaggi e le dinamiche proprie di quegli ordinamenti devono quindi diventare patrimonio anche del giudice comune, al fine di un utilizzo pieno e consapevole degli strumenti che ha a disposizione. Concretamente, il giudice comune deve formulare correttamente le questioni che pone alla Corte costituzionale o, se del caso, alla Corte di giustizia dell'UE. Gli effetti delle pronunce così rese dovranno altresì essere presi in considerazione dal giudice comune nelle sue scelte e nella valutazione dell'impatto di quelle pronunce sulla trattazione e soluzione dei casi della cui soluzione sia investito.
Parametri tratti dalle Carte sovranazionali e diritti fondamentali emergenti / Cisotta, Roberto. - (2025), pp. 165-174.
Parametri tratti dalle Carte sovranazionali e diritti fondamentali emergenti
Roberto Cisotta
2025
Abstract
Il crescente utilizzo da parte della Costituzionale, nei tempi recenti, di parametri tratti da documenti di matrice internazionale e sovranazionale l’ha esposta, parallelamente all’evoluzione del sentire sociale, a stimoli legati ad un’evoluzione aperta a nuovi diritti e nuove concezioni. Al medesimo tempo, l’ingresso di questi nuovi elementi nella tavola dei diritti e dei valori di cui il Giudice delle leggi è custode ha introdotto elementi di complessità talora inediti nel processo costituzionale e ha aperto nuove questioni legate, tra l’altro, alle necessità di operare bilanciamenti e assicurare coerenza sistematica. La Corte costituzionale è peraltro stata stimolata ad entrare in contatto con le logiche proprie degli ordinamenti di provenienza dei parametri in questione, e ad utilizzare i relativi linguaggi. Tali linguaggi e le dinamiche proprie di quegli ordinamenti devono quindi diventare patrimonio anche del giudice comune, al fine di un utilizzo pieno e consapevole degli strumenti che ha a disposizione. Concretamente, il giudice comune deve formulare correttamente le questioni che pone alla Corte costituzionale o, se del caso, alla Corte di giustizia dell'UE. Gli effetti delle pronunce così rese dovranno altresì essere presi in considerazione dal giudice comune nelle sue scelte e nella valutazione dell'impatto di quelle pronunce sulla trattazione e soluzione dei casi della cui soluzione sia investito.| File | Dimensione | Formato | |
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