Secondo Valerio Mattioli esiste una “borgatosfera” romana che è “un’intensificazione di segni, umori e storie che produce il classico risultato maggiore della somma delle sue parti, e che agisce come implicita Gestalt parallela – e spesso antitetica – a quella dominante” (Mattioli 2019). La “borgatosfera” rappresenta il 99% della città di Roma ed è in questa che bisogna agire. È la perdita di una forma definita. La perdita del tema del limite. "Il primo uomo che, avendo recintato un terreno, ebbe l'idea di proclamare che questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, quest'uomo fu il vero fondatore della società civile". Partendo dalle parole di Jean Jacques Rousseau, la pratica della recinzione, della definizione di un dentro e di un fuori, viene definita come la pratica del fare società. Quindi di fare cittadini. Negli ultimi 70 anni questa definizione è implosa e il tema spaziale e formale del recinto, inteso come spazio pubblico formalmente e funzionalmente definito, ha perso il suo significato archetipico. La riflessione proposta esplora il cambiamento oltre che della definizione di spazio pubblico anche del suo abitante del XXI secolo. Si riflette sull’annullamento del tema dello spazio “finito”, per una città oggettuale, galleggiante, dove i suoi spazi collettivi hanno perso un confine. Confine che oggi è vissuto, ibridato, modificato, annullato e sede di escrescenze. Confine che nella metropoli assume il significato emotivo di luogo del "nessuno". I recinti si rompono, così come gli spazi, e la città delle costellazioni, così come gli uomini, perde i suoi punti di riferimento sociali. È il tema dell'uomo navigatore che torna a essere un Ulisse contemporaneo. Il cittadino è costretto a navigare nello spazio indefinito, tra gli oggetti, alla ricerca di punti di riferimento. La ricerca di Ulisse diventa così la ricerca di un nuovo significato di spazio. L'obiettivo del contributo è la restituzione dell'immagine della città contemporanea come arcipelago di isole e la modifica dei suoi approdi.

The Contemporary Ulysses Finds Space / Sammarco, Cristian. - (2025), pp. 86-95.

The Contemporary Ulysses Finds Space

CRISTIAN SAMMARCO
2025

Abstract

Secondo Valerio Mattioli esiste una “borgatosfera” romana che è “un’intensificazione di segni, umori e storie che produce il classico risultato maggiore della somma delle sue parti, e che agisce come implicita Gestalt parallela – e spesso antitetica – a quella dominante” (Mattioli 2019). La “borgatosfera” rappresenta il 99% della città di Roma ed è in questa che bisogna agire. È la perdita di una forma definita. La perdita del tema del limite. "Il primo uomo che, avendo recintato un terreno, ebbe l'idea di proclamare che questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, quest'uomo fu il vero fondatore della società civile". Partendo dalle parole di Jean Jacques Rousseau, la pratica della recinzione, della definizione di un dentro e di un fuori, viene definita come la pratica del fare società. Quindi di fare cittadini. Negli ultimi 70 anni questa definizione è implosa e il tema spaziale e formale del recinto, inteso come spazio pubblico formalmente e funzionalmente definito, ha perso il suo significato archetipico. La riflessione proposta esplora il cambiamento oltre che della definizione di spazio pubblico anche del suo abitante del XXI secolo. Si riflette sull’annullamento del tema dello spazio “finito”, per una città oggettuale, galleggiante, dove i suoi spazi collettivi hanno perso un confine. Confine che oggi è vissuto, ibridato, modificato, annullato e sede di escrescenze. Confine che nella metropoli assume il significato emotivo di luogo del "nessuno". I recinti si rompono, così come gli spazi, e la città delle costellazioni, così come gli uomini, perde i suoi punti di riferimento sociali. È il tema dell'uomo navigatore che torna a essere un Ulisse contemporaneo. Il cittadino è costretto a navigare nello spazio indefinito, tra gli oggetti, alla ricerca di punti di riferimento. La ricerca di Ulisse diventa così la ricerca di un nuovo significato di spazio. L'obiettivo del contributo è la restituzione dell'immagine della città contemporanea come arcipelago di isole e la modifica dei suoi approdi.
2025
The Space is Public
978-88-95459-55-4
spazio pubblico; Ulisse; oggetti urbani; viaggio
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
The Contemporary Ulysses Finds Space / Sammarco, Cristian. - (2025), pp. 86-95.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Sammarco_Contemporary-Ulysses_2025.pdf

solo gestori archivio

Note: copertina, frontespizio, indice, articolo principale, retro di copertina
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 7.59 MB
Formato Adobe PDF
7.59 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1740810
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact