Il saggio analizza la rigenerazione degli spazi residuali dismessi, con particolare attenzione agli areali ferroviari, come opportunità strategica per ripensare la città pubblica e superare le cesure urbane. Attraverso un confronto tra i casi dello Scalo Farini di Milano e della Stazione Tuscolana di Roma, gli autori evidenziano la necessità di approcci multidisciplinari e interscalari per integrare sostenibilità ambientale, mobilità dolce e inclusione sociale. Lo spazio aperto emerge come elemento primario per costruire relazioni tra le diverse componenti urbane e attivare processi rigenerativi che rispondano alla complessità contemporanea. Il contributo propone una metodologia progettuale che lega la dimensione morfologica e funzionale al recupero delle aree dismesse, offrendo un modello replicabile per altre città italiane ed europee.
Recuperare gli spazi residuali dismessi / Berretta, Tommaso; Desideri, Federico. - (2025), pp. 158-173.
Recuperare gli spazi residuali dismessi
Tommaso Berretta;Federico Desideri
2025
Abstract
Il saggio analizza la rigenerazione degli spazi residuali dismessi, con particolare attenzione agli areali ferroviari, come opportunità strategica per ripensare la città pubblica e superare le cesure urbane. Attraverso un confronto tra i casi dello Scalo Farini di Milano e della Stazione Tuscolana di Roma, gli autori evidenziano la necessità di approcci multidisciplinari e interscalari per integrare sostenibilità ambientale, mobilità dolce e inclusione sociale. Lo spazio aperto emerge come elemento primario per costruire relazioni tra le diverse componenti urbane e attivare processi rigenerativi che rispondano alla complessità contemporanea. Il contributo propone una metodologia progettuale che lega la dimensione morfologica e funzionale al recupero delle aree dismesse, offrendo un modello replicabile per altre città italiane ed europee.| File | Dimensione | Formato | |
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