Il contributo analizza le aree ferroviarie dismesse di Roma come risorsa strategica per la rigenerazione urbana e per la costruzione di un telaio ecologico integrato, inserendosi nel filone di ricerca sul progetto di paesaggio come strumento di valorizzazione delle infrastrutture urbane. A partire dal quadro di revisione del PRG e dai finanziamenti europei e nazionali (PNRR, Giubileo 2025, Green Deal), il contributo evidenzia come la rigenerazione di queste aree possa restituire connessioni ciclo-pedonali, nuovi spazi pubblici e corridoi verdi, contribuendo a una città più sostenibile e resiliente. Si sottolinea, inoltre, il ruolo del paesaggio come mediatore tra le diverse scale progettuali e nel gestire la complessità dei risarcimenti ambientali, suggerendo soluzioni come la biofitodepurazione e la concentrazione volumetrica per liberare suolo da destinare a spazi aperti. Il contributo richiama anche le esperienze virtuose di altre città italiane (Milano, Bologna, Firenze, Napoli) per proporre un modello replicabile in chiave romana, in linea con i programmi internazionali di rigenerazione come “Reinventing Cities” del network C40.
Areali ferroviari per riscrivere la città pubblica / Desideri, Federico. - (2025), pp. 56-67.
Areali ferroviari per riscrivere la città pubblica
Federico Desideri
2025
Abstract
Il contributo analizza le aree ferroviarie dismesse di Roma come risorsa strategica per la rigenerazione urbana e per la costruzione di un telaio ecologico integrato, inserendosi nel filone di ricerca sul progetto di paesaggio come strumento di valorizzazione delle infrastrutture urbane. A partire dal quadro di revisione del PRG e dai finanziamenti europei e nazionali (PNRR, Giubileo 2025, Green Deal), il contributo evidenzia come la rigenerazione di queste aree possa restituire connessioni ciclo-pedonali, nuovi spazi pubblici e corridoi verdi, contribuendo a una città più sostenibile e resiliente. Si sottolinea, inoltre, il ruolo del paesaggio come mediatore tra le diverse scale progettuali e nel gestire la complessità dei risarcimenti ambientali, suggerendo soluzioni come la biofitodepurazione e la concentrazione volumetrica per liberare suolo da destinare a spazi aperti. Il contributo richiama anche le esperienze virtuose di altre città italiane (Milano, Bologna, Firenze, Napoli) per proporre un modello replicabile in chiave romana, in linea con i programmi internazionali di rigenerazione come “Reinventing Cities” del network C40.File | Dimensione | Formato | |
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