Le ville di Daniele Calabi a San Paolo del Brasile

Il contributo analizza l’attività dell’architetto Daniele Calabi durante il suo esilio in Brasile tra il 1938 e il 1949, con particolare attenzione alla sperimentazione tipologica della casa a patio. Attraverso il progetto della villa Medici (1945) e delle successive residenze nel quartiere di Pacaembu a San Paolo, Calabi sviluppa un linguaggio architettonico ibrido, in equilibrio tra influenze mediterranee e suggestioni tropicali. Le sue opere brasiliane si caratterizzano per un’introversione spaziale, un uso consapevole dei materiali e una profonda relazione tra architettura e paesaggio. L’analisi mette in luce come questa esperienza contribuisca alla definizione di un’identità progettuale originale, in cui si intrecciano dimensione culturale, storica e sperimentazione linguistica.