Imprinting 01. Il disegno autobiografico di Luigi Franciosini

La monografia su Luigi Franciosini scritto da Gaetano De Francesco inaugura la nuova collana ideata e diretta dal professor Antonino Saggio, il cui nome è già una dichiarazione d’intenti: Imprinting. La collana è assolutamente significativa non solo perché legge in maniera critica la poetica di un architetto, ma anche perché propone la narrazione dell'architettura italiana contemporanea a partire dall’impossibilità di rintracciare un linguaggio condiviso, indagando le ragioni compositive del progetto e le sue “origini”. Proprio sull’idea di origine si incardina il senso di imprinting allontanandosi dal concetto di identità per richiamare quello di “somiglianza”. L’imprinting si riferisce a quel “paesaggio nativo” che più o meno inconsciamente nutre la nostra anima fino a costituire un apparato di tracce e rimandi che ci accompagnerà lungo tutta la nostra vita. “Un paesaggio ideale creato durante l’infanzia” prendendo a prestito le parole di Colin Ward, le cui trame impresse nella nostra mente saranno reinterpretate, tradite in alcuni casi e rafforzate in altri, rimanendo sempre il luogo della nostra provenienza.