Luce, ombre, architettura nella percezione delle prospettive solide. Le finestre di Palazzo Doria Pamphilj

The physical entity of light enables the perception and understanding of architecture, including through its opposite, shadow. Self-cast, cast, and self-supporting shadows contribute to the comprehension of space and three-dimensional objects, emphasising real depths in isotropic architectural forms. What happens, however, in the case of anisotropic architecture, such as solid perspectives? Can the movement of the sun influence their perception, unveiling the illusory deception? To address these questions, we have explored the effects of light and shadow on the perspective windows of Palazzo Doria Pamphilj in Rome.

L’ente fisico della luce consente di vedere e comprendere, anche attraverso l’ombra, suo opposto, l’architettura. Le ombre proprie, portate e autoportate compartecipano alla comprensione dello spazio e degli oggetti tridimensionali, sottolineando nelle architetture definibili isotrope le profondità reali. Cosa succede quando si tratta di architetture anisotrope come le prospettive solide? Il movimento del sole può influenzarne la percezione svelando l’inganno illusorio? Per rispondere a queste domande abbiamo inteso sperimentare tali effetti sulle finestre prospettiche di Palazzo Doria Pamphilj a Roma.