La confession coupée: un metodo interattivo per considerare i peccati nell’Europa moderna

È nota agli studi sulla storia dei libri animati la grande fortuna del manuale per una confessione generale scritto da Christophe Leutbrewer, frate tedesco dell’ordine francescano dei Minori Conventuali. Il testo fu edito in latino a Colonia vissuto nella prima metà del Seicento. Le novità rispetto ai manuali per la confessione diffusi a stampa alla fine del XV secolo, riguardano soprattutto la modalità attraverso la quale le colpe potevano essere – diremo oggi – ‘spuntate’, ovvero selezionate intervenendo fisicamente sul supporto libro. La pratica suggerita dal piccolo volume, noto in molte edizioni con il titolo di "Industria spirituale", dimostrava visibilmente che anche se rimesso al suo posto, il peccato lasciava un segno nella carta, laddove questa carta può essere pensata come un’immagine stessa della propria anima: non era possibile riattaccare completamente la linguetta, la colpa sollevata manteneva la sua piega come una cicatrice sul foglio, a memoria della ferita dal penitente inflitta alla sua stessa anima.