Il saggio è una introduzione all’edizione dello scambio epistolare intercorso fra Umberto Gnoli (1878-1947), storico dell’arte famoso soprattutto per i suoi lavori sull’arte umbra, e Pio Spezi (1861-1940), letterato e insegnante noto per i suoi studi su Giuseppe Gioacchino Belli e sulle chiese di Roma. Si tratta di 81 unità tra lettere, cartoline e cartoline postali, che coprono un arco di tempo compreso fra il 26 gennaio 1933 e il 31 luglio 1935. I due studiosi, separati da una differenza di diciassette anni di età e da percorsi professionali e di vita diversi, erano tuttavia accomunati da una passione straordinaria per la topografia e la storia di Roma, oltre che dalla profonda conoscenza delle fonti, allora note, di epoca medievale e moderna. Oggetto del carteggio è dunque il serrato e sistematico confronto scientifico che i due studiosi, abitando lontani, condussero in forma scritta, per giungere a conclusioni documentate su identificazione, intitolazione, ubicazione, permanenza in vita e scomparsa di più di trecento chiese romane. Spezi aveva l’obiettivo di integrare il proprio schedario al fine di dare alle stampe un repertorio bibliografico sulle chiese. Gnoli, in quegli anni, si dedicava alla pubblicazione di una serie di studi topografici, anche grazie alla documentazione raccolta dal padre. Entrambi espressero apertamente come nei loro studi avessero tratto grande vantaggio da questi mesi di intenso scambio. Specificatamente si tratteggiano i personaggi e il significato della loro opera.

Umberto Gnoli e Pio Spezi. Un’amicizia intellettuale a Roma e per Roma / Barelli, Lia. - (2025), pp. 13-28. - FORSAN ET HAEC OLIM MEMINISSE IUVABIT.

Umberto Gnoli e Pio Spezi. Un’amicizia intellettuale a Roma e per Roma

Barelli Lia
2025

Abstract

Il saggio è una introduzione all’edizione dello scambio epistolare intercorso fra Umberto Gnoli (1878-1947), storico dell’arte famoso soprattutto per i suoi lavori sull’arte umbra, e Pio Spezi (1861-1940), letterato e insegnante noto per i suoi studi su Giuseppe Gioacchino Belli e sulle chiese di Roma. Si tratta di 81 unità tra lettere, cartoline e cartoline postali, che coprono un arco di tempo compreso fra il 26 gennaio 1933 e il 31 luglio 1935. I due studiosi, separati da una differenza di diciassette anni di età e da percorsi professionali e di vita diversi, erano tuttavia accomunati da una passione straordinaria per la topografia e la storia di Roma, oltre che dalla profonda conoscenza delle fonti, allora note, di epoca medievale e moderna. Oggetto del carteggio è dunque il serrato e sistematico confronto scientifico che i due studiosi, abitando lontani, condussero in forma scritta, per giungere a conclusioni documentate su identificazione, intitolazione, ubicazione, permanenza in vita e scomparsa di più di trecento chiese romane. Spezi aveva l’obiettivo di integrare il proprio schedario al fine di dare alle stampe un repertorio bibliografico sulle chiese. Gnoli, in quegli anni, si dedicava alla pubblicazione di una serie di studi topografici, anche grazie alla documentazione raccolta dal padre. Entrambi espressero apertamente come nei loro studi avessero tratto grande vantaggio da questi mesi di intenso scambio. Specificatamente si tratteggiano i personaggi e il significato della loro opera.
2025
Tra strade e chiese di Roma. Il carteggio Umberto Gnoli-Pio Spezi (1933-1935), con contributi di Lia Barelli, Chiara Licameli, Susanna Passigli, Giorgia Pietropaolo, Alessandra Testini,
9788897653943
Roma, Umberto Gnoli, Pio Spezi, Chiese di Roma
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Umberto Gnoli e Pio Spezi. Un’amicizia intellettuale a Roma e per Roma / Barelli, Lia. - (2025), pp. 13-28. - FORSAN ET HAEC OLIM MEMINISSE IUVABIT.
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