Uno dei più grandi lasciti platonici consiste nell’importanza assegnata alla relazione tra etica e politica, data in particolare dall’analogia con l’anima, che collega l’individuo alla sua responsabilità soggettiva e sociale. Tanti, però, sono i nuclei tematici problematici lasciati aperti dalla filosofia di Platone, che i suoi discepoli hanno rielaborato in modo tanto differente da andare a costituire delle tradizioni filosofiche autonome. In questa comunicazione si analizzerà il modo in cui in particolare Senocrate, terzo scolarca dell’Accademia, ha tradotto in termini personali la relazione tra l’anima individuale e il demone proprio di ciascuno, a partire dai dialoghi platonici, aprendo probabilmente la strada a una nuova concezione psicologica ed etica. Sviluppando la sua visione dell’anima individuale come un demone che può essere buono o cattivo, e quindi felice o meno, Senocrate sembra reinterpretare criticamente le posizioni di Platone in Repubblica X, al fine di giustificare maggiormente la possibilità della libertà individuale contro il quadro deterministico di una scelta prenatale.
Il demone e l’anima: da Platone a Senocrate / Palmieri, Flavia. - (2025), pp. 337-343.
Il demone e l’anima: da Platone a Senocrate
Flavia Palmieri
2025
Abstract
Uno dei più grandi lasciti platonici consiste nell’importanza assegnata alla relazione tra etica e politica, data in particolare dall’analogia con l’anima, che collega l’individuo alla sua responsabilità soggettiva e sociale. Tanti, però, sono i nuclei tematici problematici lasciati aperti dalla filosofia di Platone, che i suoi discepoli hanno rielaborato in modo tanto differente da andare a costituire delle tradizioni filosofiche autonome. In questa comunicazione si analizzerà il modo in cui in particolare Senocrate, terzo scolarca dell’Accademia, ha tradotto in termini personali la relazione tra l’anima individuale e il demone proprio di ciascuno, a partire dai dialoghi platonici, aprendo probabilmente la strada a una nuova concezione psicologica ed etica. Sviluppando la sua visione dell’anima individuale come un demone che può essere buono o cattivo, e quindi felice o meno, Senocrate sembra reinterpretare criticamente le posizioni di Platone in Repubblica X, al fine di giustificare maggiormente la possibilità della libertà individuale contro il quadro deterministico di una scelta prenatale.| File | Dimensione | Formato | |
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