Il contributo propone una riflessione intorno a uno dei periodi cruciali riguardo al rinnovamento del teatro italiano – ovvero quello a cavallo tra Ottocento e Novecento –, soffermandosi in particolare su un aspetto che riguarda da vicino la cultura d’attore: il rapporto tra figli d’arte e “dilettanti”. Un rapporto che spesso si è espresso in modo conflittuale, soprattutto sul piano delle idee riguardo al dibattito sull’eccellenza artistica e che è stato definito tra gli aspetti più fecondi dell’evoluzione del teatro di tradizione. A cavallo dei due secoli, questo rapporto assume connotazioni molto particolari, a causa della massiccia immissione di attori “dilettanti” nel teatro professionale a tal punto da portare alla progressiva espulsione dei comici tradizionali dalle scene primarie. È soprattutto con l’avvento di un nuovo tipo di attore – l’attore di scuola – che si può rilevare un vero e proprio cambiamento di prassi scenica. Il contributo vuole mettere in luce le tracce di questa trasformazione attraverso alcuni aspetti discriminanti tra le due culture d’attore.
Tra faccende e piccinerie di palcoscenico. Attore di tradizione e attore di scuola tra Ottocento e Novecento / Vannelli, Irene. - (2025), pp. 135-153.
Tra faccende e piccinerie di palcoscenico. Attore di tradizione e attore di scuola tra Ottocento e Novecento
Irene Vannelli
2025
Abstract
Il contributo propone una riflessione intorno a uno dei periodi cruciali riguardo al rinnovamento del teatro italiano – ovvero quello a cavallo tra Ottocento e Novecento –, soffermandosi in particolare su un aspetto che riguarda da vicino la cultura d’attore: il rapporto tra figli d’arte e “dilettanti”. Un rapporto che spesso si è espresso in modo conflittuale, soprattutto sul piano delle idee riguardo al dibattito sull’eccellenza artistica e che è stato definito tra gli aspetti più fecondi dell’evoluzione del teatro di tradizione. A cavallo dei due secoli, questo rapporto assume connotazioni molto particolari, a causa della massiccia immissione di attori “dilettanti” nel teatro professionale a tal punto da portare alla progressiva espulsione dei comici tradizionali dalle scene primarie. È soprattutto con l’avvento di un nuovo tipo di attore – l’attore di scuola – che si può rilevare un vero e proprio cambiamento di prassi scenica. Il contributo vuole mettere in luce le tracce di questa trasformazione attraverso alcuni aspetti discriminanti tra le due culture d’attore.| File | Dimensione | Formato | |
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