In the field of urban studies, in recent years a vast scientific production has been stratified that investigates bottom-up action in its various forms, from forms of pure self-organization to hybrid forms that collaborate to a greater or lesser extent with public administration. Looking at these practices that aspire to change parts of cities, neighborhoods and territories, the need to read them in relation to public action emerges, as a push to rethink the ways of thinking, acting and the very tools of territorial government. This involves a reflection aimed at grasping the capacity of bottom-up practices not only to produce social and territorial change, but also to impact the forms of public action, understood precisely as a field of interactions that involves institutions and the complex network of actors in the urban and territorial scene. The reflection then develops on the “intermediate spaces”, understood as hybrid contexts between institutional and non-institutional (variously called neighborhood laboratories, civic centers, living labs, neighborhood houses, off-campus, etc.), which are built and continually redefined to develop the field of interaction between local governments and bottom-up practices, which are at the same time places of sociality and innovative spaces of politics.

Nel campo degli studi urbani negli ultimi anni si è stratificata una vasta produzione scientifica che indaga l’azione dal basso nelle sue diverse forme, dalle forme di pura autorganizzazione fino a forme ibride che collaborano con gradi più o meno intensi con la pubblica amministrazione. Guardando a queste pratiche che aspirano a cambiare parti di città, quartieri e territori, emerge la necessità di leggerle nella relazione con l’azione pubblica, come spinta al ripensamento delle modalità di pensiero, di azione e degli strumenti stessi del governo del territorio. Questo comporta una riflessione indirizzata a cogliere la capacità delle pratiche dal basso non solo di produrre cambiamento sociale e territoriale, ma anche di incidere sulle forme dell’azione pubblica, intesa appunto come un campo di interazioni che coinvolge le istituzioni e la complessa rete di attori della scena urbana e territoriale. La riflessione si sviluppa poi sugli “spazi intermedi”, intesi come contesti ibridi tra istituzionale e non-istituzionale (variamente denominati come laboratori di quartiere, poli civici, living labs, neighbourhood houses, off-campus, ecc.), che si costruiscono e continuamente si ridefiniscono per sviluppare il campo di interazione tra governi locali e pratiche dal basso, che sono allo stesso tempo luoghi della socialità e spazi innovativi della politica.

Chi apprende da chi? Sguardi interdisciplinari tra azione pubblica e pratiche dal basso/ Who learns from whom? Interdisciplinary perspectives between public action and bottom-up practices / Cellamare, Carlo; Ostanel, Elena; Piras, Gioacchino; Pedri Stocco, Naomi. - In: TRACCE URBANE. - ISSN 2532-6562. - (2024), pp. 1-486.

Chi apprende da chi? Sguardi interdisciplinari tra azione pubblica e pratiche dal basso/ Who learns from whom? Interdisciplinary perspectives between public action and bottom-up practices

Carlo Cellamare
;
Elena Ostanel;Gioacchino Piras;
2024

Abstract

In the field of urban studies, in recent years a vast scientific production has been stratified that investigates bottom-up action in its various forms, from forms of pure self-organization to hybrid forms that collaborate to a greater or lesser extent with public administration. Looking at these practices that aspire to change parts of cities, neighborhoods and territories, the need to read them in relation to public action emerges, as a push to rethink the ways of thinking, acting and the very tools of territorial government. This involves a reflection aimed at grasping the capacity of bottom-up practices not only to produce social and territorial change, but also to impact the forms of public action, understood precisely as a field of interactions that involves institutions and the complex network of actors in the urban and territorial scene. The reflection then develops on the “intermediate spaces”, understood as hybrid contexts between institutional and non-institutional (variously called neighborhood laboratories, civic centers, living labs, neighborhood houses, off-campus, etc.), which are built and continually redefined to develop the field of interaction between local governments and bottom-up practices, which are at the same time places of sociality and innovative spaces of politics.
2024
Nel campo degli studi urbani negli ultimi anni si è stratificata una vasta produzione scientifica che indaga l’azione dal basso nelle sue diverse forme, dalle forme di pura autorganizzazione fino a forme ibride che collaborano con gradi più o meno intensi con la pubblica amministrazione. Guardando a queste pratiche che aspirano a cambiare parti di città, quartieri e territori, emerge la necessità di leggerle nella relazione con l’azione pubblica, come spinta al ripensamento delle modalità di pensiero, di azione e degli strumenti stessi del governo del territorio. Questo comporta una riflessione indirizzata a cogliere la capacità delle pratiche dal basso non solo di produrre cambiamento sociale e territoriale, ma anche di incidere sulle forme dell’azione pubblica, intesa appunto come un campo di interazioni che coinvolge le istituzioni e la complessa rete di attori della scena urbana e territoriale. La riflessione si sviluppa poi sugli “spazi intermedi”, intesi come contesti ibridi tra istituzionale e non-istituzionale (variamente denominati come laboratori di quartiere, poli civici, living labs, neighbourhood houses, off-campus, ecc.), che si costruiscono e continuamente si ridefiniscono per sviluppare il campo di interazione tra governi locali e pratiche dal basso, che sono allo stesso tempo luoghi della socialità e spazi innovativi della politica.
Azione pubblica, public action, autorganizzazione, self-organization, apprendimento istituzionale, innovazione sociale, social innovation, institutional learning
Cellamare, Carlo; Ostanel, Elena; Piras, Gioacchino; Pedri Stocco, Naomi
06 Curatela::06a Curatela
Chi apprende da chi? Sguardi interdisciplinari tra azione pubblica e pratiche dal basso/ Who learns from whom? Interdisciplinary perspectives between public action and bottom-up practices / Cellamare, Carlo; Ostanel, Elena; Piras, Gioacchino; Pedri Stocco, Naomi. - In: TRACCE URBANE. - ISSN 2532-6562. - (2024), pp. 1-486.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1736783
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact