Nel volume si presentano analisi delle diverse forme e degli effetti che sono attribuibili ad un alto livello di disuguaglianza intergenerazionale. Nascere e vivere in luoghi diversi della stessa nazione comporta essere destinati a diverse forme di cittadinanza, una piena, con uno standard alto di servizi a disposizione, e l’altra dimezzata, con uno standard nettamente inferiore alle necessità minime di civiltà. Il primo quarto del XXI secolo è stato costellato da un insieme di eventi traumatici che hanno impattato in modo violento su tutte le società, ma i soggetti che hanno subito le più gravi conseguenze sono quelli che rientrano nelle categorie “fragili” e fra questi i giovani in modo particolare. Questo è un primo paradosso su cui si interroga il volume: dalla fine della Seconda guerra mondiale i giovani delle società occidentali sono stati gli attori principali dei processi di innovazione e trasformazione delle società. Questo faceva dei giovani una categoria centrale delle società avanzate capace di trainare le altre categorie sociali verso il futuro. Negli ultimi decenni, in Italia in modo partico lare, si registra una perdita di centralità dei giovani che sono relegati in una posizione di marginalità e vittime di un aumento di vecchie e nuove disuguaglianze che di fatto li rende una categoria fragile dal presente precario e protesa verso un futuro sempre più incerto e pieno di rischi.
Disuguaglianze intergenerazionali in Italia / DI FRANCO, Giovanni. - (2025), pp. 1-240.
Disuguaglianze intergenerazionali in Italia
Giovanni Di Franco
Primo
2025
Abstract
Nel volume si presentano analisi delle diverse forme e degli effetti che sono attribuibili ad un alto livello di disuguaglianza intergenerazionale. Nascere e vivere in luoghi diversi della stessa nazione comporta essere destinati a diverse forme di cittadinanza, una piena, con uno standard alto di servizi a disposizione, e l’altra dimezzata, con uno standard nettamente inferiore alle necessità minime di civiltà. Il primo quarto del XXI secolo è stato costellato da un insieme di eventi traumatici che hanno impattato in modo violento su tutte le società, ma i soggetti che hanno subito le più gravi conseguenze sono quelli che rientrano nelle categorie “fragili” e fra questi i giovani in modo particolare. Questo è un primo paradosso su cui si interroga il volume: dalla fine della Seconda guerra mondiale i giovani delle società occidentali sono stati gli attori principali dei processi di innovazione e trasformazione delle società. Questo faceva dei giovani una categoria centrale delle società avanzate capace di trainare le altre categorie sociali verso il futuro. Negli ultimi decenni, in Italia in modo partico lare, si registra una perdita di centralità dei giovani che sono relegati in una posizione di marginalità e vittime di un aumento di vecchie e nuove disuguaglianze che di fatto li rende una categoria fragile dal presente precario e protesa verso un futuro sempre più incerto e pieno di rischi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.