Nello scenario di crisi attuale l’architettura rivendica un ruolo fondamentale nella progettazione degli spazi domestici e collettivi. Questo studio analizza il rapporto tra spazio aperto e costruito nei processi di trasformazione urbana, focalizzandosi sul caso di “Città Giardino Aniene” a Roma (G. Giovannoni, 1919), per mostrare gli effetti di deliberate operazioni di densificazione che hanno trasformato le spazialità originarie attraverso demolizioni e ricostruzioni, modificazioni e ampliamenti. La riflessione progettuale mira a recuperare una condizione “privilegiata” per ricostruire le interazioni sociali risignificando i vuoti urbani come luoghi per i cittadini anziché spazi di risulta di un’urbanizzazione sregolata. Le operazioni di riscrittura parziale del testo urbano propongono segni che, integrandosi nell’orografia dei bordi o innestandosi nel preesistente o, ancora, costruendo nuovi fronti, realizzano un continuum con lo spazio collettivo, ravvisando in questa “funzione segnica” una possibile direzione del progetto contemporaneo.
Città Giardino Aniene. Il rapporto privilegiato tra costruito e spazio aperto / Bianchi, Michele; Ogliani, Elena. - (2024), pp. 1-126. [10.4458/7172]
Città Giardino Aniene. Il rapporto privilegiato tra costruito e spazio aperto
Bianchi, MicheleCo-primo
;Ogliani, ElenaCo-primo
2024
Abstract
Nello scenario di crisi attuale l’architettura rivendica un ruolo fondamentale nella progettazione degli spazi domestici e collettivi. Questo studio analizza il rapporto tra spazio aperto e costruito nei processi di trasformazione urbana, focalizzandosi sul caso di “Città Giardino Aniene” a Roma (G. Giovannoni, 1919), per mostrare gli effetti di deliberate operazioni di densificazione che hanno trasformato le spazialità originarie attraverso demolizioni e ricostruzioni, modificazioni e ampliamenti. La riflessione progettuale mira a recuperare una condizione “privilegiata” per ricostruire le interazioni sociali risignificando i vuoti urbani come luoghi per i cittadini anziché spazi di risulta di un’urbanizzazione sregolata. Le operazioni di riscrittura parziale del testo urbano propongono segni che, integrandosi nell’orografia dei bordi o innestandosi nel preesistente o, ancora, costruendo nuovi fronti, realizzano un continuum con lo spazio collettivo, ravvisando in questa “funzione segnica” una possibile direzione del progetto contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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