Nel solco della tradizione disciplinare rivolta agli approcci analitici e progettuali, sistemici e reticolari come campo di innovazione delle strategie di pianificazione, e in linea con i fronti più avanzati del dibattito e della sperimentazione, il paper propone una riflessione riguardo i nuovi riferimenti operativi finalizzati alla rigenerazione della città esistente, in particolare quella consolidata e stratificata, basati su un “modello reticolare-relazionale” di riconfigurazione strutturale, morfologica ed ambientale. Un modello che assume come struttura di riferimento la costruzione della città pubblica, composto da un sistema di componenti strutturanti e interagenti, puntuali e lineari, per garantire nuovi assetti urbani sostenibili e abitabili, per la rivitalizzazione socioeconomica e l’inclusione, per realizzare un telaio resiliente e adattivo. Tali riferimenti trovano riscontro in regole, piani e progetti che agiscono in maniera coordinata e complementare attraverso risposte inedite, rapide, austere, temporanee, flessibili e reversibili alle istanze della contemporaneità; che sanno stimolare e cogliere le opportunità in termini di risorse offerte sia dai finanziamenti pubblici straordinari/ordinari e privati, sia dalle energie messe in campo dalla cittadinanza attiva, attraverso la coprogettazione e gestione condivisa dei beni comuni, proponendo “un approccio epistemologico” alla conoscenza della città fisica e di quella sociale, nella loro reciproca dialettica, che restituisca i legami intangibili tra comunità e territorio, tra cittadino e spazio fisico. Questo attraverso la ricomposizione del legame continuità fisica-integrazione sociale, spazio-fruitore, forma-identità riposizionando al centro del dibattito e della sperimentazione lo spazio pubblico, spazio di “speranza” per i tessuti densi e stratificati della città consolidata, per rinsaldare la coesione sociale, esercitare la cittadinanza e la libera espressione, per formare e valorizzare il senso di comunità e di appartenenza ai luoghi, ma al tempo stesso per garantire ai differenti city users l’accessibilità e il welfare urbano, il mantenimento del tessuto economico e socioculturale per accrescere la competitività urbana e la qualità dell’abitare, la connessione ecologico-ambientale per la mitigazione delle emissioni climalteranti e l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, promuovendo nuovi stili di vita e nuove forme e usi eco-compatibili. A questi fini, il paper contestualizzerà la riflessione con alcuni significativi casi studio spagnoli, francesi e tedeschi. Tra questi, emblematico è il caso dell’Eixample di Barcellona, un tessuto consolidato regolare ma stratificatosi in modo irregolare e autopoietico, che narra la continua evoluzione dei riferimenti cognitivi e progettuali rivolti allo spazio pubblico, in termini fisico-strutturali, con il modello dei Superisolati, socioeconomici del welfare, con l’apertura delle Corti, ed ecologico-ambientali con il più recente progetto degli Assi verdi.
Città Consolidata e spazio pubblico. Verso un modello di rigenerazione reticolare-relazionale / Poli, Irene; Losardo, Enrico. - (2024), pp. 44-48. - ACCADEMIA.
Città Consolidata e spazio pubblico. Verso un modello di rigenerazione reticolare-relazionale
Irene Poli
Primo
;Enrico Losardo
Secondo
2024
Abstract
Nel solco della tradizione disciplinare rivolta agli approcci analitici e progettuali, sistemici e reticolari come campo di innovazione delle strategie di pianificazione, e in linea con i fronti più avanzati del dibattito e della sperimentazione, il paper propone una riflessione riguardo i nuovi riferimenti operativi finalizzati alla rigenerazione della città esistente, in particolare quella consolidata e stratificata, basati su un “modello reticolare-relazionale” di riconfigurazione strutturale, morfologica ed ambientale. Un modello che assume come struttura di riferimento la costruzione della città pubblica, composto da un sistema di componenti strutturanti e interagenti, puntuali e lineari, per garantire nuovi assetti urbani sostenibili e abitabili, per la rivitalizzazione socioeconomica e l’inclusione, per realizzare un telaio resiliente e adattivo. Tali riferimenti trovano riscontro in regole, piani e progetti che agiscono in maniera coordinata e complementare attraverso risposte inedite, rapide, austere, temporanee, flessibili e reversibili alle istanze della contemporaneità; che sanno stimolare e cogliere le opportunità in termini di risorse offerte sia dai finanziamenti pubblici straordinari/ordinari e privati, sia dalle energie messe in campo dalla cittadinanza attiva, attraverso la coprogettazione e gestione condivisa dei beni comuni, proponendo “un approccio epistemologico” alla conoscenza della città fisica e di quella sociale, nella loro reciproca dialettica, che restituisca i legami intangibili tra comunità e territorio, tra cittadino e spazio fisico. Questo attraverso la ricomposizione del legame continuità fisica-integrazione sociale, spazio-fruitore, forma-identità riposizionando al centro del dibattito e della sperimentazione lo spazio pubblico, spazio di “speranza” per i tessuti densi e stratificati della città consolidata, per rinsaldare la coesione sociale, esercitare la cittadinanza e la libera espressione, per formare e valorizzare il senso di comunità e di appartenenza ai luoghi, ma al tempo stesso per garantire ai differenti city users l’accessibilità e il welfare urbano, il mantenimento del tessuto economico e socioculturale per accrescere la competitività urbana e la qualità dell’abitare, la connessione ecologico-ambientale per la mitigazione delle emissioni climalteranti e l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, promuovendo nuovi stili di vita e nuove forme e usi eco-compatibili. A questi fini, il paper contestualizzerà la riflessione con alcuni significativi casi studio spagnoli, francesi e tedeschi. Tra questi, emblematico è il caso dell’Eixample di Barcellona, un tessuto consolidato regolare ma stratificatosi in modo irregolare e autopoietico, che narra la continua evoluzione dei riferimenti cognitivi e progettuali rivolti allo spazio pubblico, in termini fisico-strutturali, con il modello dei Superisolati, socioeconomici del welfare, con l’apertura delle Corti, ed ecologico-ambientali con il più recente progetto degli Assi verdi.File | Dimensione | Formato | |
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