L’AUA, Architetti Urbanisti Associati, nacque da un gruppo di studenti di Architettura della Sapienza, noto come "gli studenti di Via Tiepolo", promotori dell’Associazione Studenti ed Architetti (ASeA). Questo collettivo, critico verso l’insegnamento tradizionale, partecipò a iniziative innovative, tra cui concorsi di progettazione e attività editoriali. L’AUA sviluppò un approccio anticonformista, promuovendo una professione che coinvolgesse direttamente “architettura nella società”. Nel 1964, l’anno prima dello scioglimento consensuale, l’AUA raggiunse il numero di 14 componenti: Lucio Barbera, Sergio Bracco, Sandro Calza Bini, Enrico Fattinnanzi, Massimo La Perna, Claudio Maroni, Gianfranco Moneta, Maurizio Moretti, Giorgio Piccinato, Vieri Quilici, Stefano Ray, Bernardo Rossi Doria, Manfredo Tafuri, Massimo Teodori. Fra le sue azioni più significative, si ricordano le occupazioni della Facoltà di Roma (1956, 1960), che contestavano l’insegnamento di Saverio Muratori. L'AUA contribuì a un periodo di riforma culminato nel Convegno del Roxy (1963), che segnò il ritorno a Roma di Luigi Piccinato, Ludovico Quaroni e l’arrivo di Bruno Zevi. Le esperienze dell’AUA e dell’ASeA, rappresentano una fase fondamentale nella storia della Facoltà di Roma e un modello di innovazione culturale e accademica degli anni Sessanta. Questi numeri documentano progetti e memorie di quel gruppo di “antichi” giovani architetti e gli anni della loro formazione; che furono gli anni nei quali sembrò a molti italiani che si potessero realizzare le speranze di un’intera generazione.
Il gruppo AUA Architetti Urbanisti Associati (1958-1965). La formazione giovanile di un gruppo di personalità della Scuola di Architettura italiana - II / DEL MONACO, Anna; Barbera, Lucio; Quilici, Vieri. - In: L'ARCHITETTURA DELLE CITTÀ. - ISSN 2281-8731. - (2023), pp. 174-393. [10.4458/7226-14]
Il gruppo AUA Architetti Urbanisti Associati (1958-1965). La formazione giovanile di un gruppo di personalità della Scuola di Architettura italiana - II
Anna Del Monaco;Lucio Barbera;Vieri Quilici
2023
Abstract
L’AUA, Architetti Urbanisti Associati, nacque da un gruppo di studenti di Architettura della Sapienza, noto come "gli studenti di Via Tiepolo", promotori dell’Associazione Studenti ed Architetti (ASeA). Questo collettivo, critico verso l’insegnamento tradizionale, partecipò a iniziative innovative, tra cui concorsi di progettazione e attività editoriali. L’AUA sviluppò un approccio anticonformista, promuovendo una professione che coinvolgesse direttamente “architettura nella società”. Nel 1964, l’anno prima dello scioglimento consensuale, l’AUA raggiunse il numero di 14 componenti: Lucio Barbera, Sergio Bracco, Sandro Calza Bini, Enrico Fattinnanzi, Massimo La Perna, Claudio Maroni, Gianfranco Moneta, Maurizio Moretti, Giorgio Piccinato, Vieri Quilici, Stefano Ray, Bernardo Rossi Doria, Manfredo Tafuri, Massimo Teodori. Fra le sue azioni più significative, si ricordano le occupazioni della Facoltà di Roma (1956, 1960), che contestavano l’insegnamento di Saverio Muratori. L'AUA contribuì a un periodo di riforma culminato nel Convegno del Roxy (1963), che segnò il ritorno a Roma di Luigi Piccinato, Ludovico Quaroni e l’arrivo di Bruno Zevi. Le esperienze dell’AUA e dell’ASeA, rappresentano una fase fondamentale nella storia della Facoltà di Roma e un modello di innovazione culturale e accademica degli anni Sessanta. Questi numeri documentano progetti e memorie di quel gruppo di “antichi” giovani architetti e gli anni della loro formazione; che furono gli anni nei quali sembrò a molti italiani che si potessero realizzare le speranze di un’intera generazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


