Il testo proposto racconta esperienze sul campo sul tema delle applicazioni di buone pratiche educative in contesto emergenziale e post-emergenziale (terremoto dell’Aquila, terremoto di Amatrice e Covid-19), con particolare riferimento a laboratori creativi (teatro, storytelling, scrittura creativa, disegno, arti visive, musica) proposti e sviluppati con adolescenti del territorio dell’Aquila e di Amatrice, con particolare attenzione alle dinamiche emotivo-relazionali degli adolescenti coinvolti. L’obiettivo raggiunto è stato quello di risvegliare la coscienza collettiva e lo spirito creativo e di resilienza sopiti, per problematiche generiche e specifiche tipiche delle situazioni emergenziali, nella popolazione giovane dei territori. Per le ragioni sopra citate dal 2013 un gruppo di persone provenienti da diverse esperienze e diversi ambiti artistici ha deciso di creare un nuovo spazio, ripartendo da zero e lavorando giorno e notte con l’obiettivo di trasformare un tetro spazio nel nulla del centro storico dell’epoca in un piccolo luogo di condivisione e di creazione collettiva, un luogo che ha rappresentato (e rappresenta tuttora) un cancelletto di partenza capace sprigionare energie creative anche all’esterno, in particolar modo nel rapporto con le istituzioni scolastiche e di Alta Formazione. Sotto l’egida di questo luogo (il teatro Spazio Rimediato), nel corso degli anni si sono potuti sperimentare linguaggi e canali di comunicazione differenti, capaci di entrare in contatto con tutte o quasi le personalità coinvolte nei laboratori.

Teatro e arte come buone prassi di resilienza nei luoghi del post-emergenza. Il caso di Spazio Rimediato a L'Aquila / Santilli, Ilaria; Serani, Luca. - (2024), pp. 150-161.

Teatro e arte come buone prassi di resilienza nei luoghi del post-emergenza. Il caso di Spazio Rimediato a L'Aquila

Santilli, Ilaria;Serani, Luca
2024

Abstract

Il testo proposto racconta esperienze sul campo sul tema delle applicazioni di buone pratiche educative in contesto emergenziale e post-emergenziale (terremoto dell’Aquila, terremoto di Amatrice e Covid-19), con particolare riferimento a laboratori creativi (teatro, storytelling, scrittura creativa, disegno, arti visive, musica) proposti e sviluppati con adolescenti del territorio dell’Aquila e di Amatrice, con particolare attenzione alle dinamiche emotivo-relazionali degli adolescenti coinvolti. L’obiettivo raggiunto è stato quello di risvegliare la coscienza collettiva e lo spirito creativo e di resilienza sopiti, per problematiche generiche e specifiche tipiche delle situazioni emergenziali, nella popolazione giovane dei territori. Per le ragioni sopra citate dal 2013 un gruppo di persone provenienti da diverse esperienze e diversi ambiti artistici ha deciso di creare un nuovo spazio, ripartendo da zero e lavorando giorno e notte con l’obiettivo di trasformare un tetro spazio nel nulla del centro storico dell’epoca in un piccolo luogo di condivisione e di creazione collettiva, un luogo che ha rappresentato (e rappresenta tuttora) un cancelletto di partenza capace sprigionare energie creative anche all’esterno, in particolar modo nel rapporto con le istituzioni scolastiche e di Alta Formazione. Sotto l’egida di questo luogo (il teatro Spazio Rimediato), nel corso degli anni si sono potuti sperimentare linguaggi e canali di comunicazione differenti, capaci di entrare in contatto con tutte o quasi le personalità coinvolte nei laboratori.
2024
Creatività e pedagogia nell'emergenza e nel post-emergenza
9788861946644
produzioni artistiche; emergenza; creatività; resilienza; laboratori; teatro
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Teatro e arte come buone prassi di resilienza nei luoghi del post-emergenza. Il caso di Spazio Rimediato a L'Aquila / Santilli, Ilaria; Serani, Luca. - (2024), pp. 150-161.
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