L’Italia è il paese che, da anni, ha intrapreso con più determinazione la strada della “contrattualizzazione” del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione. Le privatizzazioni del 1993 e del 1998, estendendo la contrattualizzazione all’intera dirigenza e trasferendo alla giurisdizione ordinaria il contenzioso lavorativo, hanno cambiato volto all’impiego alle dipendenze della pubblica amministrazione. Nella speranza di garantire imparzialità all’agire amministrativo, inoltre, il legislatore ha cercato di imporre una separazione funzionale tra il corpo politico, ritenuto portatore di un’ideologia di parte, e il corpo burocratico, espressione dell’istanza tecnica di gestione, come tale asservito agli interessi della nazione e del pubblico. Sull’impianto originario della riforma, tuttavia, si sono innestati numerosi interventi correttivi, che, negli anni a seguire, hanno modificato progressivamente il quadro normativo, nel tentativo di trovare nuovi equilibri tra corpi tecnici e politici, responsabilità e stabilità professionale, diversità e uguaglianza dei dipendenti pubblici. Questo volume, che pubblica gli interventi svolti dai più autorevoli studiosi del pubblico impiego nell’ambito del corso monografico Spisa per l’a.a. 2010-11, esamina le principali novità introdotte dalla cosiddetta riforma Brunetta e dalle recenti manovre finanziarie, verificando l’impatto che queste norme hanno prodotto sul modello di impiego pubblico tratteggiato dalle riforme degli anni Novanta.
La separazione fra politica e amministrazione in Italia. Ieri, oggi e domani / Battini, S. - (2012), pp. 151-191.
La separazione fra politica e amministrazione in Italia. Ieri, oggi e domani
Battini S
2012
Abstract
L’Italia è il paese che, da anni, ha intrapreso con più determinazione la strada della “contrattualizzazione” del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione. Le privatizzazioni del 1993 e del 1998, estendendo la contrattualizzazione all’intera dirigenza e trasferendo alla giurisdizione ordinaria il contenzioso lavorativo, hanno cambiato volto all’impiego alle dipendenze della pubblica amministrazione. Nella speranza di garantire imparzialità all’agire amministrativo, inoltre, il legislatore ha cercato di imporre una separazione funzionale tra il corpo politico, ritenuto portatore di un’ideologia di parte, e il corpo burocratico, espressione dell’istanza tecnica di gestione, come tale asservito agli interessi della nazione e del pubblico. Sull’impianto originario della riforma, tuttavia, si sono innestati numerosi interventi correttivi, che, negli anni a seguire, hanno modificato progressivamente il quadro normativo, nel tentativo di trovare nuovi equilibri tra corpi tecnici e politici, responsabilità e stabilità professionale, diversità e uguaglianza dei dipendenti pubblici. Questo volume, che pubblica gli interventi svolti dai più autorevoli studiosi del pubblico impiego nell’ambito del corso monografico Spisa per l’a.a. 2010-11, esamina le principali novità introdotte dalla cosiddetta riforma Brunetta e dalle recenti manovre finanziarie, verificando l’impatto che queste norme hanno prodotto sul modello di impiego pubblico tratteggiato dalle riforme degli anni Novanta.| File | Dimensione | Formato | |
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