In un contesto segnato dai rapidi progressi dell'intelligenza artificiale, l'insegnamento dell'architettura deve tornare a interrogarsi sulla formazione dei futuri architetti. Tradizionalmente, questa professione nasce dall'incontro di conoscenze artistiche, umanistiche, e tecniche, ma oggi si osserva una crescente separazione tra teoria e prassi, che si rispecchia nella distanza misurabile tra mondo accademico e pratica professionale. Una divisione che sovente si rende manifesta nelle difficoltà che gli studenti incontrano nell'applicare concretamente le competenze acquisite durante il percorso formativo. L'esercizio di riqualificazione delle Ex Concerie Riganti come nuovo polo museale del Museo Etrusco di Villa Giulia, proposto all'interno del Laboratorio di Sintesi Finale in Architettura degli Interni, ha rappresentato una significativa opportunità per recuperare la sinergia tra sapere teorico e la pratica progettuale. L'approccio didattico, che ha messo al centro il lavoro sulla preesistenza e lo strumento del dettaglio costruttivo, ha promosso una progettazione attenta alle dinamiche della realizzazione, favorendo negli studenti lo sviluppo di quelle capacità utili ad affrontare le future sfide professionali. Dall'altra parte, la proposta di un esercizio progettuale su di un tema oggetto di ricerca ha mostrato come quest'ultima possa superare la dimensione teorica, aspirando a divenire strumento per il miglioramento della qualità dell'architettura costruita. Trasformatosi in un vero e proprio Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica, il prodotto della ricerca ha infatti inciso sul progetto esecutivo, rivelando che l'universo accademico può tornare ad orientare il mercato dell'architettura anche in un contesto culturale e sociale sempre più complesso.
Didattica e ricerca sul progetto per una pratica sapiente dell'architettura / Nicolai, Lucia. - (2024), pp. 185-194. - DIAP PRINT.
Didattica e ricerca sul progetto per una pratica sapiente dell'architettura
Lucia Nicolai
2024
Abstract
In un contesto segnato dai rapidi progressi dell'intelligenza artificiale, l'insegnamento dell'architettura deve tornare a interrogarsi sulla formazione dei futuri architetti. Tradizionalmente, questa professione nasce dall'incontro di conoscenze artistiche, umanistiche, e tecniche, ma oggi si osserva una crescente separazione tra teoria e prassi, che si rispecchia nella distanza misurabile tra mondo accademico e pratica professionale. Una divisione che sovente si rende manifesta nelle difficoltà che gli studenti incontrano nell'applicare concretamente le competenze acquisite durante il percorso formativo. L'esercizio di riqualificazione delle Ex Concerie Riganti come nuovo polo museale del Museo Etrusco di Villa Giulia, proposto all'interno del Laboratorio di Sintesi Finale in Architettura degli Interni, ha rappresentato una significativa opportunità per recuperare la sinergia tra sapere teorico e la pratica progettuale. L'approccio didattico, che ha messo al centro il lavoro sulla preesistenza e lo strumento del dettaglio costruttivo, ha promosso una progettazione attenta alle dinamiche della realizzazione, favorendo negli studenti lo sviluppo di quelle capacità utili ad affrontare le future sfide professionali. Dall'altra parte, la proposta di un esercizio progettuale su di un tema oggetto di ricerca ha mostrato come quest'ultima possa superare la dimensione teorica, aspirando a divenire strumento per il miglioramento della qualità dell'architettura costruita. Trasformatosi in un vero e proprio Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica, il prodotto della ricerca ha infatti inciso sul progetto esecutivo, rivelando che l'universo accademico può tornare ad orientare il mercato dell'architettura anche in un contesto culturale e sociale sempre più complesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.