Il volume raccoglie gli esiti di diverse attività di ricerca scaturite dall'interesse per i temi legati alle trasformazioni e adeguamenti alle esigenze della contemporaneità delle strutture museali storiche italiane. L’organismo preso in esame in questa pubblicazione è il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia dove, grazie a una stretta collaborazione con la direzione del museo, è stato possibile sviluppare una ricca e articolata sperimentazione progettuale che è giunta a indagare in profondità le complesse relazioni tra museologia e museografia e in particolare il rapporto tra collezione, contenitore storico, allestimento e nuove tecnologie per la comunicazione culturale. Se una lezione può essere desunta da questo lavoro è che la forza di un progetto continua a sostanziarsi nella sua capacità di fare sintesi dei tanti e differenti saperi sottesi alle forme e figure che costituiscono il medium attraverso il quale si realizza la complessa e pluristratificata esperienza di visita di un museo, specie se ospitato all’interno di strutture architettoniche ricche di un proprio portato storico. L’architettura e l’allestimento sono soltanto la parte esteriore e visibile di un grande lavoro di sistematizzazione di informazioni e dati senza il quale la dimensione figurativa e formale dello spazio fruito, rischia di perdere quella qualità tipica del nostro patrimonio museale storico in cui l’esperienza della visita si carica di un plusvalore emotivo che è il frutto della stratificazione e della compresenza di segni e significati, in una costante tensione tra passato e presente.
Il museo che cambia. Il caso del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia / Grimaldi, Andrea; Sansoni, Valeria. - (2024), pp. 1-201.
Il museo che cambia. Il caso del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Andrea Grimaldi
;Valeria Sansoni
2024
Abstract
Il volume raccoglie gli esiti di diverse attività di ricerca scaturite dall'interesse per i temi legati alle trasformazioni e adeguamenti alle esigenze della contemporaneità delle strutture museali storiche italiane. L’organismo preso in esame in questa pubblicazione è il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia dove, grazie a una stretta collaborazione con la direzione del museo, è stato possibile sviluppare una ricca e articolata sperimentazione progettuale che è giunta a indagare in profondità le complesse relazioni tra museologia e museografia e in particolare il rapporto tra collezione, contenitore storico, allestimento e nuove tecnologie per la comunicazione culturale. Se una lezione può essere desunta da questo lavoro è che la forza di un progetto continua a sostanziarsi nella sua capacità di fare sintesi dei tanti e differenti saperi sottesi alle forme e figure che costituiscono il medium attraverso il quale si realizza la complessa e pluristratificata esperienza di visita di un museo, specie se ospitato all’interno di strutture architettoniche ricche di un proprio portato storico. L’architettura e l’allestimento sono soltanto la parte esteriore e visibile di un grande lavoro di sistematizzazione di informazioni e dati senza il quale la dimensione figurativa e formale dello spazio fruito, rischia di perdere quella qualità tipica del nostro patrimonio museale storico in cui l’esperienza della visita si carica di un plusvalore emotivo che è il frutto della stratificazione e della compresenza di segni e significati, in una costante tensione tra passato e presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.