Le configurazioni della vita moderna proposte dalla tradizione sociologica (tra tutti, Tönnies e Durkheim) hanno certamente subito importanti modifiche. Sono molti gli autori che si sono occupati di questo tema (Giddens, Beck, Sennet, Elliot, Lemert, Chakrabarty), tentando innanzitutto di dare conto della complessità quale categoria interpretativa più largamente condivisa in questo quadro. Della sua applicabilità, proprio a tale riguardo, ne vengono ancora messe in evidenza certe antinomie, al punto che non sono mancate voci inclini, già alla fine degli anni ’70, a coniare e a utilizzare il termine “post-modernità” (Lyotard). Il serrato dibattito che ne è conseguito non ha portato a letture univoche ma, al di là di dispute lessicali, non conta in definitiva se si debba parlare di ‘superamento’, di fine, di accelerazione, perché sempre di modernità trattasi. Ed è ugualmente condiviso il fatto che negli ultimi anni del XX secolo e nei primi del XXI siano aumentati i processi di cambiamento sociale nei quali si ravvisa un ulteriore sviluppo delle dinamiche del moderno.
Dialettica della modernità e della modernizzazione / Sonzogni, Barbara; D'Ambrosio, Gabriella. - (2024), pp. 72-81. [10.61014/legamisocialiteoria/vol15].
Dialettica della modernità e della modernizzazione
Barbara Sonzogni;Gabriella D'Ambrosio
2024
Abstract
Le configurazioni della vita moderna proposte dalla tradizione sociologica (tra tutti, Tönnies e Durkheim) hanno certamente subito importanti modifiche. Sono molti gli autori che si sono occupati di questo tema (Giddens, Beck, Sennet, Elliot, Lemert, Chakrabarty), tentando innanzitutto di dare conto della complessità quale categoria interpretativa più largamente condivisa in questo quadro. Della sua applicabilità, proprio a tale riguardo, ne vengono ancora messe in evidenza certe antinomie, al punto che non sono mancate voci inclini, già alla fine degli anni ’70, a coniare e a utilizzare il termine “post-modernità” (Lyotard). Il serrato dibattito che ne è conseguito non ha portato a letture univoche ma, al di là di dispute lessicali, non conta in definitiva se si debba parlare di ‘superamento’, di fine, di accelerazione, perché sempre di modernità trattasi. Ed è ugualmente condiviso il fatto che negli ultimi anni del XX secolo e nei primi del XXI siano aumentati i processi di cambiamento sociale nei quali si ravvisa un ulteriore sviluppo delle dinamiche del moderno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.