Il progetto dell’ENAM Nuova Scuola Nazionale di Architettura a Marrakech, progettato come una "Qasba degli studenti", si ispira alla tradizione delle casbah marocchine come cittadelle e sistemi urbani. L'architettura del progetto enfatizza l'interazione tra spazi aperti e coperti, ombra e luce, creando una varietà di esperienze percettive che evocano ricordi ed emozioni. Utilizzando tecniche di costruzione in terra cruda e decorazioni berbere, la Qasba diventa un sistema urbano che permette agli studenti di vivere in un contesto simile a una città. La progettazione si concentra su elementi come il colore rosso, profondamente radicato nell'immaginario di Marrakech, e l'uso di materiali locali. L'edificio incorpora simboli e una monumentalità temperata, con un ingresso caratterizzato da una grande matita pop che narra storie potenziali. Il progetto bilancia parti pianificate e razionali con spazi imprevedibili, favorendo l'interazione tra spazi definiti e funzioni imprevedibili, in un equilibrio tra prevedibile e imprevedibile. La filosofia di Louis Kahn si riflette nel rifiuto degli opposti e nella loro unione, rappresentando concetti come aperto e coperto, luce e ombra, e naturale e artificiale. L'articolazione spaziale segue il principio dello "Spazio Omologo", sottolineando l'importanza della relazione tra spazi serviti e spazi serventi, generando un equilibrio formale su tre livelli diversi.

ENAM Nuova scuola nazionale d'architettura a Marrakech / Faraco, Domenico; Peluffo, Gianluca; Peluffoandpartners,. - (2018).

ENAM Nuova scuola nazionale d'architettura a Marrakech

Domenico Faraco;
2018

Abstract

Il progetto dell’ENAM Nuova Scuola Nazionale di Architettura a Marrakech, progettato come una "Qasba degli studenti", si ispira alla tradizione delle casbah marocchine come cittadelle e sistemi urbani. L'architettura del progetto enfatizza l'interazione tra spazi aperti e coperti, ombra e luce, creando una varietà di esperienze percettive che evocano ricordi ed emozioni. Utilizzando tecniche di costruzione in terra cruda e decorazioni berbere, la Qasba diventa un sistema urbano che permette agli studenti di vivere in un contesto simile a una città. La progettazione si concentra su elementi come il colore rosso, profondamente radicato nell'immaginario di Marrakech, e l'uso di materiali locali. L'edificio incorpora simboli e una monumentalità temperata, con un ingresso caratterizzato da una grande matita pop che narra storie potenziali. Il progetto bilancia parti pianificate e razionali con spazi imprevedibili, favorendo l'interazione tra spazi definiti e funzioni imprevedibili, in un equilibrio tra prevedibile e imprevedibile. La filosofia di Louis Kahn si riflette nel rifiuto degli opposti e nella loro unione, rappresentando concetti come aperto e coperto, luce e ombra, e naturale e artificiale. L'articolazione spaziale segue il principio dello "Spazio Omologo", sottolineando l'importanza della relazione tra spazi serviti e spazi serventi, generando un equilibrio formale su tre livelli diversi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1730261
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