Nel penultimo paragrafo dell’Anticristo, subito prima dell’ultimo drastico pronunciamento di condanna del cristianesimo, Nietzsche rivolgeva la propria invettiva contro «i tedeschi», colpevoli di aver defraudato l’Europa dell’ultima grande possibilità di emancipazione culturale dalla soffocante morsa religiosa cristiana: il Rinascimento. Il saggio si propone di sviluppare questo tema riconducendolo all’antitesi di fondo che l’opera di Nietzsche instaura tra lo spirito latino (italiano e francese) e quello germanico, Lutero e Machiavelli, quali emblemi di due modalità differenti di intendere la modernità: una antiteologica e anticristiana, perciò latentemente immoralista e autooaffermativa; l’altra teologica e ancora cristiana, quindi romantica (wagneriana) e decadente. Da ultimo, l’accostamento che l’Anticristo compie tra le figure di Cesare Borgia e Gesù stesso mostrerà, tuttavia, che il machiavellismo nietzschiano non è affatto improntato ad un mero, spietato cinismo, bensì persino ad un paradossale rilancio vitalistico e superomistico dell’annuncio evangelico della gratuità del Regno dei cielo.
La colpa dei Tedeschi. Machiavellismo e cristianesimo in Friedrich Nietzsche / Battista, Ludovico. - (2024), pp. 185-214.
La colpa dei Tedeschi. Machiavellismo e cristianesimo in Friedrich Nietzsche
battista
2024
Abstract
Nel penultimo paragrafo dell’Anticristo, subito prima dell’ultimo drastico pronunciamento di condanna del cristianesimo, Nietzsche rivolgeva la propria invettiva contro «i tedeschi», colpevoli di aver defraudato l’Europa dell’ultima grande possibilità di emancipazione culturale dalla soffocante morsa religiosa cristiana: il Rinascimento. Il saggio si propone di sviluppare questo tema riconducendolo all’antitesi di fondo che l’opera di Nietzsche instaura tra lo spirito latino (italiano e francese) e quello germanico, Lutero e Machiavelli, quali emblemi di due modalità differenti di intendere la modernità: una antiteologica e anticristiana, perciò latentemente immoralista e autooaffermativa; l’altra teologica e ancora cristiana, quindi romantica (wagneriana) e decadente. Da ultimo, l’accostamento che l’Anticristo compie tra le figure di Cesare Borgia e Gesù stesso mostrerà, tuttavia, che il machiavellismo nietzschiano non è affatto improntato ad un mero, spietato cinismo, bensì persino ad un paradossale rilancio vitalistico e superomistico dell’annuncio evangelico della gratuità del Regno dei cielo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.